La prima sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha rinviato al 27 marzo il processo in cui tra gli imputati compare il nome di Nicola Cosentino, già deputato del Pdl, ed escluso dalla candidatura a queste politiche, proprio nell’ultimo giorno per la presentazione delle liste.
Il rinvio è stato determinato da alcuni difetti di notifica. Il parlamentare non si è presentato in aula. Il politico Casertano risponde per una richiesta di finanziamento riguardante la realizzazione di un centro commerciale a Casal di Principe.
“Accetto l’esclusione dalle liste senza nessuna polemica”, ha detto in un’apposita conferenza stampa Cosentino, a dispetto di tutte le voci, poi smentite, circolate su una presunta sparizione delle liste, proprio ad opera del deputato di Casal di Principe per la Camera in Campania 2. “Non potrò partecipare direttamente alla competizione ma lo farò con il cuore”, ha detto Cosentino.
Silvio Berlusconi ha definito “dolorosa” la sua esclusione: “Abbiamo dovuto chiedere ai nostri amici e colleghi – spiega – di rinunciare ad essere presenti nelle liste elettorali perché dei pm politicizzati li avevano attaccati e questo fatto è stato divulgato dai media ed era qualcosa che poteva diminuire il consenso.” Mentre Alessandra Mussolini, che é candidata al Senato proprio in Campania per il Pdl, dallo studio di Agorà su Rai Tre ha spiegato in merito alla vicenda: “Si è sollevato un gran polverone anziché parlare dei problemi veri della gente. In altri partiti esistono nomi che non si possono toccare”. Intanto mostra il suo sostegno a Cosentino anche il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro che sulla sua assenza alla conferenza tenuta dal politico escluso a Napoli ha detto: “Ho mandato mio figlio”.
Intanto, sempre ai giornalisti Cosentino ha riferito di “essere pronto ad affrontare il carcere con dignità. Ma in questo momento non ho preoccupazioni perché in un Paese civile in carcere ci va chi è condannato. Io sono sottoposto da due anni a un processo. Non vendo la mia dignità per l’immunità”. E intanto accusa Italo Bocchino di essere l’unico riferimento in parlamento dei Casalesi. Cosentino si riferisce al fatto che Italo Bocchino fu eletto per la prima volta nel ’96 nel collegio di Casal di Principe: “Mi riferisco ovviamente alla parte buona che c’è nella stragrande maggioranza dei cittadini di Casal di Principe”. Replica il vicepresidente di Fli: “Cosentino dice il vero quando ricorda che nel 1996 fui eletto deputato nel territorio da cui provengo e che di quel collegio faceva parte anche Casal di Principe. Risponde altresì al vero che sono stato il riferimento in parlamento della gente perbene di quella terra martoriata da Gomorra e dalle collusioni tra camorra e politica. Aver fatto il parlamentare di quel territorio senza essere mai sfiorato da nessuna inchiesta sulla camorra, come invece è capitato a Cosentino, è per me motivo d’orgoglio”, conclude Bocchino.