Mediaset, Stop ai lavori Camera solo per oggi. Salta vertice di maggioranza

Caos tra i parlamentari dopo la proposta del Pdl di sospendere per tre giorni i lavori alla Camera, in segno di protesta contro  la decisione della Cassazione che ha deciso di fissare per una data molto ravvicinata, il 30 luglio, la sentenza del processo Mediaset. Imputato  Silvio Berlusconi, già condannato in primo grado. Alla Camera, la seduta è stata sospesa, dopo l’approvazione della richiesta del capogruppo Pdl Brunetta. Contrari i deputati grillini, che hanno immediatamente espresso il proprio dissenso, urlando al Pd: “Bravi, bravi, buffoni, buffoni”. Scontro, inoltre, tra  Martino del Pd ed un deputato del M5S. Martino gli ha lanciato addosso dei fogli ed é scattata la baruffa, con i commessi che hanno faticato non poco a separare i deputati Pd da quelli di M5S. Alla presidente Laura Boldrini non è rimasto altro che sospendere la seduta.

Santanché: “No a moratoria vorrà dire fallimento governo coalizione”. “Se dovesse arrivare un ‘no’ sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c’è un governo di coalizione”, ha dichiarato  Daniela Santanchè questa mattina ai microfoni di “24 Mattino” su Radio 24. “Far cadere un governo – ha aggiunto l’esponente del Pdl- non è un’azione politica, è una conseguenza di un’azione politica”

Di opinione diversa il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture MaurizioLupi: “l’anticipo della data della sentenza della Corte Suprema, non mette a rischio la maggioranza ma la democrazia in questo Paese. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e andiamo avanti”.

La proposta di Brunetta. Il Pdl ha chiesto, tramite il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, la sospensione dei lavori  parlamentari per oggi e domani “per consentire al partito di tenere una assemblea permanente e la direzione nazionale”. “Penso che sia un atto dovuto da parte del Parlamento in segno di rispetto per il nostro dibattito, le nostre scelte, le nostre discussion”, ha dichiarato il capogruppo del Pdl Renato Brunetta chiarendo la posizione del suo partito.

De Pretis: “Ok sospensione lavori solo per oggi”. Bufera anche al Senato dove “la  capigruppo del Senato ha deciso di accogliere la richiesta di sospensione dei lavori parlamentari avanzata dal Pdl, solo per oggi. Sel, comunque, resta contraria”,  ha detto Loredana De Petris. Protesta dei senatori M5S che in Aula si sono tolti levano giacca e cravatta. Crimi ha poi invitato i senatori a uscire dall’Aula per rivestirsi

No alla sospensione anche dalla Lega. “Sono convinto che chiudere il Parlamento in queste condizioni sia un vulnus alla democrazia: se così sarà chiederemo immediatamente un incontro a Napolitano”, ha dichiaratoRoberto Maroni spiegando il no della Lega alla richiesta del Pdl. Il presidente dei senatori del popolo della Libertà, Renato Schifani, aveva chiesto la sospensione dei lavori dell’Aula di palazzo Madama e la convocazione della conferenza dei capigruppo.

Salta vertice di maggioranza. Intanto è stata convocata la cabina di regia governo-maggioranza prevista inizialmente per oggi alle 14. Renato Brunetta aveva annunciato che per il Pdl la riunione convocata per valutare gli emendamenti al dl fare non aveva motivo di essere. Ora la decisione del governo di rinviare l’incontro a data da destinarsi.

Le motivazioni della Cassazione. La Cassazione ha l’obbligo “di determinare l’udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione” della “prescrizione di alcuno dei reati oggetto del procedimento, a pena di responsabilitàa nche di natura disciplinare, e la Corte ha sempre adempiuto a tale dovere”. E’ quanto scrive la Suprema Corte in una nota sulla vicenda Mediaset.

“Nel caso in esame – ha spiegato la Suprema Corte – nella assoluta normalità della doverosa prassi sin qui seguita, l’ufficio addetto all’esame preliminare dei ricorsi ha rilevato che la maturazione della prescrizione di uno dei reati sarebbe potuta cadere il 1 agosto 2013, compreso nel periodo feriale, e il presidente della Sezione feriale ha conseguentemente fissato la trattazione del ricorso per una udienza antecedente a tale data, previa richiesta di abbreviazione dei termini proposta, nel rispetto della normativa processuale, dalla procura generale”. La nota è stata emessa, sottolinea la Cassazione, “in relazione alla fissazione dell’udienza del 30 luglio 2013 in cui dovrà essere trattato il ricorso proposto avverso la sentenza della Corte d’Appello di Milano sulla cosiddetta vicenda Mediaset che ha suscitato le reazioni dei difensori di Silvio Berlusconi e di alcuni esponenti politici”.

 

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