La Corte di appello di Milano, si pronuncerà entro il prossimo 23 febbraio in merito alla richiesta di ricusazione avanzata da Silvio Berlusconi nei confronti dei giudici che lo stanno processando per la presunta corruzione dell’avvocato britannico David Mills. Oggi si è tenuta l’udienza camerale davanti ai giudici della Corte d’Appello: è bastata mezz’ora di tempo ai difensori dell’ex premier per ribadire le loro posizioni puntando il dito contro un collegio che, tagliando i testimoni della difesa e imprimendo un’accelerazione al calendario di udienze, si è reso a loro giudizio colpevole di “convincimento colpevolista” nei confronti dell’imputato, manifestato dall’intenzione di arrivare a sentenza prima che scattino i termini di prescrizione. Opposto il parere del procuratore generale, Laura Bertolè Viale, che ha chiesto alla Corte d’Appello di respingere la ricusazione. I giudici di secondo grado di sono riservati una decisione. Hanno a loro disposizione 5 giorni di tempo – ma il termine non è perentorio – per sciogliere il nodo: calendario alla mano, il verdetto è atteso entro il 23 febbraio. Appena in tempo per permettere al processo Mills di arrivare a conclusione nell’udienza già fissata per il 25 febbraio.
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