Processo “Pozzo”: accusa chiede sei condanne per estorsione

Sei condanne per racket. E’quanto ha chiesto l’accusa nel processo “Pozzo” per le estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori da parte di esponenti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Il pubblico ministero Giuseppe Verzera, a conclusione del suo intervento, ha chiesto la condanna a 24 anni per Antonino Bellinvia mentre per Tindaro Calabrese, considerato il reggente del clan dei “mazzarroti”, ha sollecitato la pena di 22 anni e per il boss Carmelo D’Amico di 20 anni. Inoltre il pm ha chiesto per Antonino Calderone e Mariano Foti 18 anni ciascuno, per Gaetano Chiofalo 17 anni. Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa e di estorsione. Il processo riprenderà il 22 novembre.

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