Dopo quattro ore di camera di consiglio i giudici hanno respinto tutte le richieste avanzate dalla difesa dell’ex premier. ‘Saltata’ la testimonianza di Ruby, parte offesa e ultima testimone chiamata dalla difesa, l’udienza è stata riaggiornata al primo pomeriggio quando si stabiliranno le nuove tappe del processo prima delle requisitoria e delle arringhe conclusive. E come sempre, ha fatto sentire la sua voce anche il pm Ilda Boccassini, eterna rivale di Silvio, che come routine si è opposta anche a questa richiesta. “Berlusconi non è segretario politico del Pdl né candidato premier – ha detto il magistrato”. “In precedenza gli avvocati Ghedini e Longo avevano insistito sulla necessità di sospendere il processo sia per ragioni tecnico-giuridiche legate al legittimo impedimento sia per ragioni di opportunità, al fine di evitare strumentalizzazioni mediatiche da parte di terzi”. Secondo la Boccassini, l’imputato “ha sempre scelto di non presentarsi” e il legittimo impedimento “non si applica neanche nelle situazioni minimali quindi questo processo vada avanti”. Infine per l’accusa le questioni poste dalla difesa “non è una questione giuridica ma di opportunità politica e non dovrebbe entrare nel dibattimento”. L’obiettivo è quello di “un giusto processo in termini ragionevolmente brevi”.
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