«Barbara Guerra mi raccontò che c’era una stanza buia ad Arcore, perché forse lui voleva stare al buio per non farsi vedere, in cui le ragazze «cavalcavano» a turno il presidente Silvio Berlusconi». Ad affermarlo, nell’aula del processo Ruby ter in cui l’ex premier è imputato per corruzione in atti giudiziari è stato l’ex agente dello spettacolo Francesco Chiesa Soprani.
Soprani ha aggiunto di avere ricevuto confidenze dalla soubrette Barbara Guerra, che era nella sua scuderia di aspiranti donne di spettacolo, prima del 2013 in corso Como, a Milano: «In quell’occasione mi disse dei rapporti sessuali con Berlusconi. Non mi parlò né di orge, né di minorenni. Mi riferì che lei riteneva di valere sui tre milioni di euro, perché la Minetti ne aveva ricevuti cinque e Silvia Trevaini uno e ottocento. Affermò che aveva chiesto a Berlusconi, tramite l’avvocato Francesco D’Onofrio, 500mila euro e una casa, ma non so se poi li ricevette».