Procida, Isola di Vivara deve essere acquisita al Patrimonio dello Stato

Procida Isola di Vivara deve essere acquisita al Patrimonio dello Stato, la richiesta viene fatta anche dal Senatore della Repubblica Barbaro. Mentre a Procida stanno per accendersi i riflettori, la riserva di Vivara sta attraversando il loro momento peggiore. L’isolotto grande appena 32 ettari, e collegato alla “capitale italiana della cultura” da un ponte, è inaccessibile da anni, abbandonato e degradato. E come se non bastasse, il Presidente della Riserva RINO ESPOSITO si è appena dimesso in plateale segno di protesta contro le Istituzioni locali e nazionali sorde a ogni tipo di allarme. «Il grande problema di Vivara è che nonostante con decreto 24 giugno 2002 sia stata istituita la riserva naturale statale, l’isola è interamente privata, circostanza rivelatasi incompatibile con le finalità di tutela e valorizzazione descritte nel provvedimento istitutivo – ha evidenziato la Presidente dei GRE CAMPANIA, MICHELINA CAIAZZO – ciò è stato un grave handicap, perché nei fatti ha reso impossibile ogni azione di tutela e valorizzazione, depotenziando l’ente gestore e avviando un contenzioso infinito con la proprietà. E ad oggi non solo è impossibile per una scolaresca organizzare una visita guidata a Vivara, ma anche tutelarne i suoi tesori storico-archeologici, geologico-vulcanologici e floro-faunistici. Con grave rischio per gli ecosistemi tutelati al punto da essere sito di importanza comunitaria». «Ottima, pertanto, la richiesta rivolta dal senatore CLAUDIO BARBARO al Ministro della transizione ecologica ROBERTO CINGOLANI se questi non ritenga opportuno, in via prioritaria, procedere all’acquisizione al patrimonio dello Stato dell’isola di Vivara quale punto di partenza essenziale per un’effettiva valorizzazione del patrimonio ambientale che essa rappresenta – ha continuato Michelina Caiazzo – sebbene con l’Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06879 (Pubblicato il 5 aprile 2022, nella seduta n. 422), Barbaro sia andato oltre evidenziando un’altra criticità: e cioè l’assoluta mancanza delle risorse umane e materiali indispensabili per perseguire le finalità istituzionali di tutela e valorizzazione». Continua la responsabile regionale dell’associazione di protezione ambientale nata nel 1978 e riconosciuta dal MiTE: «Mentre esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Presidente Esposito e ai componenti del Comitato di Gestione della RNS, non possiamo non rilevare che il Ministero, la Regione Campania e il Comune di Procida avrebbero potuto fare tanto di più in vista dell’opportunità offerta dalla ripartenza della cultura e del turismo. Ad esempio, fornire un minimo supporto di personale, richiesto ripetutamente dal Presidente, o autorizzare il convenzionamento con la Riserva “Regno di Nettuno” il cui direttore parrebbe disponibile a collaborare nella sua mansione specifica. Di contro, l’Amministrazione comunale di Procida guidata dal sindaco RAIMONDO AMBROSINO sta promuovendo (non capiamo a che titolo) una tardiva convenzione annuale tra la proprietà privata e il Comitato di Gestione Permanente (in cui comunque siede anche la parte privata), che seppure sembrerebbe mirare a riaprire l’isola di Vivara per un po’, non potrà mai veder concluso il suo iter amministrativo e avviare l’organizzazione delle visite ivi previste in modo compatibile con le esigenze naturalistiche della Riserva, in primis il rispetto del periodo di nidificazione dell’avifauna migratoria. Inoltre, tale intesa temporanea non risolverebbe nemmeno il problema della manutenzione dei manufatti, quello della piena possibilità di svolgimento delle attività istituzionali della Riserva (soprattutto quelle urgenti e/o indefettibili), quello della responsabilità dei danni cagionati dall’ammaloramento dei beni privati, e quello dell’utilizzo che i proprietari potrebbero teoricamente fare della Riserva. Per non parlare della ciclica esigenza di prevenire adeguatamente e tempestivamente il rischio di incendi, che, qualora dovessero innescarsi, rappresenterebbero un’apocalisse per i numerosi uccelli migratori appartenenti a specie protette e non, i quali in contingenti di elevata consistenza numerica e nella maggior parte dell’anno utilizzano Vivara come area di sosta, rifugio e alimentazione». «Entro il mese di aprile, la nostra organizzazione promuoverà un’iniziativa di sensibilizzazione proprio in prossimità dell’Isola di Vivara – conclude Caiazzo – ma nelle more auspichiamo che il Ministero prenda in mano la situazione garantendo al Presidente Esposito le condizioni necessario per proseguire il suo mandato nonché al Comitato per perseguire le finalità istituzionali essenziali per la tutela e la valorizzazione della Riserva». L’Isola di Vivara è uno di quei posti senza tempo, dove il cemento degli umani non è arrivato a devastare, dove la Natura governa ancora sovrana, dove gli animali sono i proprietari di casa. Un patrimonio di interesse culturale, naturalistico e turistico così pazzesco che si è increduli dinanzi all’indifferenza in cui resta, da anni. Molti napoletani non immaginano nemmeno la sua esistenza. Scarsa attenzione alla riserva naturale dell’isolotto di Vivara di fronte all’isola di Procida è stata denunciata più volte. Se nei prossimi giorni, anche in occasione delle celebrazioni di Procida capitale italiana della cultura 2022, non arriveranno segnali importanti, agiremo con nuove iniziative, per porre l’attenzione su Vivara che continua a essere abbandonata a sé stessa cosi che a pagare le conseguenze è proprio Vivara che vede allontanarsi sempre di più un pieno recupero e soprattutto una tutela che permetta di restituire l’isolotto, con tutte le sue bellezze, ai cittadini e ai turisti. Abbiamo investito anche i ministeri competenti, al quale abbiamo scritto più volte,  che devono dimostrare con i fatti che si ha voglia di fare qualcosa per salvaguardare Vivara che è un patrimonio naturale inestimabile. Cosi a margine della Giornata inaugurale di Procida Capitale della Cultura 2022, il  Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, ROSARIO LOPA.

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