Prodi e Letta sulla tassa di successione

Romano Prodi,  viste il cumulo di critiche che sommerge Enrico Letta riguardo alla sua idea balzana di tassare le eredità, idea subito rintuzzata da Mario Draghi, scende il soccorso del segretario Pd: ‘Quella idea di Letta è una cosa scritta in un libro,   hanno fatto un gran casino su una cosa ovvia, non è una proposta di governo. Ne hanno fatto un incidente per incastrare Letta’.  In realtà neppure Prodi digerisce per intero la proposta del leader del Pd.

Una proposta, va ricordato, che propone di devolvere il ricavato dell’aumento della tassazione sulle successioni ad una non meglio precisata ‘dote per i 18enni’. A Prodi, che ne ha parlato dai microfoni di Fuori Tg su RaiTre, piace solo la prima parte. ‘Dividiamo la questione.  –Quella della tassazione non è una cosa nuova, in un mio libro di tre anni fa c’era una cosa simile. Einaudi un secolo fa la proponeva come naturale. È naturale  che questo avvenga, è l’ascensore sociale, il problema è avere dati certi e che sia fatta decentemente bene’.

La dote ai 18enni, invece, fa storcere la bocca al Professore: ‘Sulla seconda parte non sono d’accordo. Diecimila euro dati così.  Una dote viene spesso buttata. Io sono d’accordissimo che sia a favore dei giovani, ma più con sistema articolati di aiuti a corsi di studio, con borse di studio. Comincio a preoccuparmi delle risorse finanziarie date senza una adeguata struttura che le controlli’.

Letta,  coi sondaggi che infieriscono sulla sua leadership,  con tutte le sue proposte ‘sui generis’ arrivate con la pandemia in corso, e nella difficile fase propedeutica alle riaperture, in piena crisi economica, Letta ci riprova. E ancora una volta sbaglia mossa e tempi.

Una dote ai 18enni finanziata con la tassa di successione dell’1% più ricco del Paese. Questa la proposta lanciata da Enrico Letta, leader del Pd, in un’intervista di Massimo Gramellini per il Corriere della Sera. ‘Su @7Corriere – scrive Letta su Twitter – lancio una proposta di dote per i diciottenni. Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi. Lavoro. Casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all’1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione’. Un’idea, bollata da molti come una boutade.

Ma non che tra i ‘suoi’ a Letta vada meglio. Come nel caso del senatore del Pd Andrea Marcucci che, a ridosso dello stop inferto dal premier all’idea di una patrimoniale come dote da tributare ai 18enne, anche lui via social commenta lapidario: ‘Sulla proposta di aumentare la #tassadisuccessione condivido totalmente la risposta del presidente Draghi’.

Anche la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, replica: ‘Con Forza Italia al governo non ci saranno né patrimoniale né aumento della tassa di successione per finanziare una dote ai diciottenni. Considerare patrimoni da un milione di euro come ricchezze da espropriare, riflette una concezione punitiva della proprietà privata che vorrebbe colpire risparmi di una vita lasciati ai figli. La proposta di Letta è irricevibile’.

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