Nei prossimi giorni è prevista l’autopsia sul corso del professore del liceo “Vico” di Napoli, che si è ucciso con un colpo di pistola venerdì 15 giugno nella sua cantina, lasciando un biglietto ora all’attenzione degli investigatori.
L’insegnante era accusato di aver avuto rapporti sessuali con due ex allieve non ancora quindicenni ma l’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli su questa vicenda, come si legge sul “Corriere della Sera”, è destinata a spegnersi. Secondo il dispositivo dell’ articolo 69 del Codice di Procedura Penale, infatti, qualora il decesso dell’accusato avvenga durante la fase delle indagini preliminari (come in questo caso), «il pubblico ministero chiederà al gip l’archiviazione del procedimento».
Come rivelato dal “Corriere della Sera”, il biglietto lasciato dal professore suicida non conterrebbe espressioni contro chi lo ha accusato, né recriminazioni relative all’indagine o al rilievo mediatico che essa ha avuto nei giorni scorsi. Si tratterebbe, invece, di un drammatico messaggio rivolto alla moglie e ai figli. Quando il magistrato riterrà di poterlo sbloccare dopo averne disposto il sequestro, il biglietto sarà riconsegnato alla famiglia.