“Tre giorni intensi, proficui e costruttivi, in cui un gruppo di giovani commercialisti italiani ha avuto la possibilità di conoscere un’altra realtà europea e confrontarsi con colleghi che operano in Spagna. Un incontro che ha fatto emergere differenze di approccio e di impostazione nell’esercizio della professione, ma anche aspettative di progresso simili, che risiedono soprattutto nell’intensificare i processi di sviluppo in ambito di sostenibilità, aggregazione tra professionisti, specializzazioni; oltre alla volontà di lavorare congiuntamente in tavoli internazionali per contribuire allo sviluppo delle nostre professioni”. Lo ha detto Erika Cresti, presidente International Union of Young Accountants (IUYA), tracciando un bilancio della seconda missione organizzata da IUYA, Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e Fondazione Centro Studi UNGDCEC, che si è svolta a Barcellona, in Spagna, dal 13 al 16 settembre scorsi.
“I contributi offerti da istituzioni e professionisti spagnoli, coinvolti nella tre giorni di lavori, hanno permesso ai colleghi di apprendere la modalità di fare business in Spagna”, spiega Matteo De Lise, presidente UNGDCEC. “Quello iberico è un Paese che, anche grazie alle relazioni e agli accordi di partnership con economisti locali e IUYA, può rappresentare per i colleghi italiani e per le aziende un vettore concreto per approcciarsi a mercati più ampi, tramite accordi commerciali favorevoli”.
“La Missione a Barcellona, che segue quella di Singapore, rappresenta un importante passo in avanti nell’obiettivo primario di intensificare relazioni e collaborazioni con i colleghi esteri, per conoscere le nostre potenzialità al di fuori dei confini nazionali e fare rete, per aprire nuove opportunità consulenziali anche a beneficio dei nostri clienti”, evidenzia Francesco Puccio, presidente Fondazione Centro Studi UNGDCEC.
La prima giornata della missione, mercoledì 13 settembre, è stata dedicata agli interventi delle autorità e dei professionisti locali. Erano presenti, tra gli altri, Alexander Salvador, presidente di GAJ Barcelona (Grup de l’Advocacia jove); Eva Sagrista, rappresentante nazionale per la Spagna di AIJA (International Association of Young Lawyers); Carolina Mateo, componente della Cómision de Jóvenes Economistas del Consejo General de Economistas de España. Nel pomeriggio, tavola rotonda sul futuro delle professioni; un dialogo tra associazioni che hanno condiviso l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della professione a livello internazionale. È emersa l’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie a servizio delle attività di consulenza svolte, evidenziando l’impossibilità che queste ultime possano sostituirsi integralmente all’attività svolta dai professionisti.
Giovedì sono stati presentati gli aspetti legali e fiscali del sistema spagnolo, oltre a individuare best practices relative ai rapporti commerciali. Nel pomeriggio la delegazione IUYA ha partecipato a un incontro presso l’Ordine degli Avvocati spagnoli di Barcellona, avviato da Alexander Salvador, presidente del gruppo dei giovani legali.
Venerdì, infine, sono stati presentati casi aziendali di successo di realtà italiane che hanno affrontato il processo di internazionalizzazione nel mercato spagnolo, nonché un caso di collaborazione tra colleghi italiani e spagnoli per la chiusura di una operazione di acquisizione in terra iberica. È stata anche aperta una finestra su due interessanti paesi dell’area LATAM, Messico e Colombia, grazie alla presenza di Gabriel Arriga, legale specializzato sulle politiche fiscali messicane, e Pascual Martinez, direttore dell’ufficio spagnolo di Procolombia.