“La condivisione di un ricordo ha un potere terapeutico enorme. La memoria emotiva rappresenta la nostra identità e ci rende, a seconda dei casi, più o meno forti. Condividere il passato è importante proprio perché serve a riappropriarsi di una parte di sé”. Tratto dal libro “La sala degli specchi”
La Scuola del Teatro Marconi ha avuto l’opportunità di collaborare per sei mesi con i soci del centro anziani Colle di Mezzo.
Si sente spesso dire: “Tutti dovrebbero fare teatro”.
Questa frase, apparentemente retorica e ripetitiva, contiene una grande verità, perché, soprattutto, nelle persone anziane e nei ragazzi, il teatro sviluppa: salute psichica, benessere fisico, riconoscimento emotivo e personale ma anche partecipazione socioculturale: per queste ragioni, sin dai primi incontri, tra gli allievi del centro anziani Colle di Mezzo ed i docenti de La Scuola Teatro Marconi, si è sviluppata una sinergia costruttiva, istruttiva e una condivisione delle singole storie.
I risultati sono stati importanti: i partecipanti si sono sentiti liberi di esprimersi secondo le proprie capacità e hanno scoperto abilità che non conoscevano; il teatro organizzato nella sede del centro anziani APS Colle di Mezzo, ha anche permesso loro di avere un appuntamento settimanale e di impegnarsi con altre persone per un obiettivo comune, evitando isolamento, solitudine e, al contempo, allenando la memoria e affinando la consapevolezza di se stessi e del proprio corpo nello spazio scenico. Una curiosità importante che viene dal mondo della ricerca scientifica dal l’Università del Queensland, in Australia che ha seguito per cinque anni, 650 pazienti con problemi al cuore, e ha riscontrato che quelli inseriti in una terapia di gruppo di tipo teatrale miglioravano molto più velocemente di quelli che venivano curati singolarmente. Le esperienze con gli anziani sembrano essere quelle di maggiore successo nel supporto della memoria non solo verbale ma anche motoria, e nel sostegno all’umore e alla fiducia nelle proprie capacità attraverso occasioni che consentono di percepirsi ancora capaci di un’integrazione ed interazione all’interno di un gruppo.
Ti vedo, ti ascolto, qui ora: esisti. Questo è il teatro! Il migliore strumento per allenare l’empatia.
In un momento storico così apatico nelle relazioni dove la connessione all’altro è il più delle volte ego-riferita, l’altro non lo vediamo e gli anziani sono, troppo spesso, la parte della società più isolata.
Ma il teatro è una comunità dove l’umano si incontra e non puoi, non vuoi scappare dall’emozione e dalla vista dell’altro.
Fare teatro significa, soprattutto, riprendere a giocare come un bambino che è scevro dal giudizio, giocare con la creatività e riportare al centro la curiosità. Abbiamo concentrato questi mesi studiando le varie tecniche teatrali e i metodi di recitazione, riuscendo a svolgere un lavoro/artistico di base che ci ha permesso di scoprire ed allenare: la respirazione, la memoria, l’importanza delle parole, l’ascolto delle emozioni, quanto sia fondamentale liberare il corpo nello spazio scenico anche attraverso la danza, riprendere a lavorare in gruppo ed avere un obiettivo comune l’esibizione di fine formazione. Questo gruppo di donne e uomini con storie straordinarie alle spalle, in breve tempo si è trasformato in un’allegra “compagnia teatrale” e questa allegria, unita all’empatia e alla memoria emotiva ha permesso di far emergere i benefici psico-sociali di cui il teatro è maestro assoluto in ogni società del mondo.
Gli allievi hanno studiato con 7 artisti docenti esperti della materia de La Scuola Teatro Marconi.
Tiziana Sensi – co-direttore artistico La Scuola Teatro Marconi
Sinossi:
Quelli del colle di mezzo
(3sull’altalena)
La scena si svolge in una villa abbandonata, dove ogni notte si sente il ticchettio di una macchina da scrivere.
Quando si alza la luna si aggirano degli strani personaggi, simili ad ombre, fuoriusciti dalla fantasia di un’anziana signora che ha vissuto, grazie al suo lavoro, tante vite. Ogni personaggio la disturba in cerca di un attore che lo interpreti, di un regista che lo metta in scena o di un pubblico al quale mostrare la loro vita “vera”, ma il teatro è una cosa seria …
La drammaturgia del testo ha attinto da: Goldoni, Shakespeare, Pirandello, Beckett, Pinter, Molière, Brecht, Melville, Rostand, Cechov, Ibsen.
“QUELLI DEL COLLE DI MEZZO”
MERCOLEDI 22 NOVEMBRE ORE 17:30
TEATRO MARCONI
Viale Guglielmo Marconi 698/E
Dizione e Tecnica Fabio Pappacena
Improvvisazione Marco Mancini
Danza Giulia Colombo
Teoria delle emozioni e psicologia Maria Grazia Aurilio
Riprese e montaggio Marco Aquilanti
Coach e recitazione Caterina Gramaglia
Scritto e diretto da Tiziana Sensi e Luca Gaeta
Ingresso Gratuito