UN PIEDE DOPO L’ALTRO
La via Francigena: 2000 km sulle orme di Sigerico!
Camminando lungo la Via Francigena da Canterbury a Roma
Il racconto del viaggio a piedi tra Canterbury e Roma
di Giovanni Firpo.
“Ciao! Sono Giovanni Firpo, regista teatrale, organizzatore di eventi e con una laurea in antropologia, appassionato di pellegrinaggi da quando ho fatto il Camino de Santiago nel 2009. Quella esperienza mi ha portato ad affrontare la vita in modo diverso, facendomi scoprire la lentezza, la costanza e la perseveranza come valori fondanti del mio mondo artistico, professionale e personale. Per i dieci anni dal Camino, ho voluto regalarmi il sogno della Via Francigena, un itinerario ricco di storia che si snoda tra 4 nazioni e taglia in due l’Europa, un pellegrinaggio che nasce sulle orme del Vescovo Sigerico di Canterbury nel 990. Un viaggio a piedi per oltre 2000 km dall’Inghilterra alla Francia, passando per la Svizzera fino ad arrivare nel cuore d’Italia. UN PIEDE DOPO L’ALTRO vuole essere il racconto del tragitto da Canterbury a Roma e della sua storia, delle fatiche affrontate e delle riflessioni che ha fatto scaturire e vissuto……un piede dopo l’altro.”
“Un piede dopo l’altro” è il racconto di un viaggio speciale: più di 2000 km a piedi da Canterbury a Roma lungo le bellezze della Via Francigena. Protagonista del viaggio è Giovanni Firpo, regista teatrale e organizzatore di eventi, che, seguendo le orme dell’antico pellegrinaggio medievale iniziato dal vescovo Sigerico, è partito lo scorso 29 Luglio dall’Inghilterra, percorrendo Francia e Svizzera per arrivare a Roma nella seconda metà di Ottobre, documentando giornalmente il percorso attraverso i social e un blog che racconta storie e vite dei luoghi di passaggio. Il nome “Un piede dopo l’altro” vuole mettere l’accento sul carattere dell’impresa e, in senso più ampio, lanciare un messaggio sociale in contrasto con un mondo sempre più rapido ed esigente: a piccoli passi e con costanza è possibile ottenere risultati eccezionali. Come percorrere 2000 km a piedi in due mesi e mezzo, superando i propri confini e arricchendosi della cultura che si attraversa. Ovviamente, un piede dopo l’altro.