Progetto Italia News, media partner di ‘Arteperformingfestival’, che si terrà, come è noto, a Napoli, dal 10 luglio al 7 agosto prossimi, al Castel dell’Ovo, presenta oggi Ginny Sykes. Il festival, come è noto, si può, idealmente e praticamente, suddividere in tre temi: femminile, madre terra e mediterraneo. Ginny esporrà, per il tema femminile, al secondo piano nel ‘Salone delle Velette’.
La Sykes, dice Gianni Nappa, è un’artista multidisciplinare, forte di un lungo percorso espositivo con opere realizzate nella sua nativa città di Chicago. L’artista, attraverso murales colorati dipinge gli aspetti del femminismo, e con la sua ricerca artistica, divisa tra pittura, scultura e performance, proietta la sua produzione con particolare attenzione alle collaborazioni internazionali. Ginny è una presenza importante nella mostra a Castel dell’Ovo per Artperformingfestival.
Come performer si esibirà con Teresa Mangiacapra il 25 luglio presso il ‘Teatro Tram’ a Port’Alba alle ore 20. L’artista ha esposto a Chicago, Los Angeles, New York, Berlino, San Francisco, Sofia, Maiorca, Stoccolma, Milano, Napoli ed altre località. Sykes ha creato oltre 40 progetti di arti pubbliche tra cui ‘On the Wings of Water’ all’aeroporto internazionale di Chicago O’Hare. Ha conseguito un MA presso l’Università di Loyola, Chicago, IL, in Studi sulle Donne e Studi sui Generi; Un BFA della Washington University, Saint Louis, MO; ha studiato arte e storia d’arte presso lo Studio Cecil Graves di Firenze.
Ginny ha una formazione compiuta in tecniche classiche di disegno e pittura che sono ben utilizzate nella pratica del disegno, e della pittura, prese direttamente dallo scorrere della vita. Arte on the road che trova la ricerca di una riappropriazione dei grandi spazi delle città, nel suo caso di Chicago, per riandare alle radici dell’essenza della società americana alla ricerca di una vera identità più umana di quella proposta da un fasullo modello consumistico. Dappertutto nel mondo, ci sono persone che vivono seguendo la propria passione, esprimendo la propria creatività. La Sykes ha addestrato numerosi giovani e adulti nella pratica muraria in una art community che punta a collegare individui creativi in uno spazio virtuale dove si possono conoscere nuove storie, nuove arti e nuove culture.
La Sykes usa la tecnica di vista-grandezza in cui il soggetto e l’immagine sono rappresentati in scala e caratterizza i colori con grandi esibizioni gestuali e i più recenti dipinti rivelano che l’astrazione irriverente è strettamente correlata al discorso femminista e alla trasformazione personale. E’ un’artista visivo, educatore artistico, curatore e muralista che opera sia in pittura che in mosaici. ‘Credo che l’arte ravviva gli spiriti di artisti e di pubblico. Mi avvicino a ogni comunità o scuola con una mente e un cuore aperti per scoprire perché ogni progetto ha caratteristiche e individui unici. Potenziare i partecipanti coinvolti nel processo artistico, costruendo comunità e fiducia attraverso il potere trasformativo dell’arte, può essere quasi magico. Il mio desiderio è quello di creare spazi di trasformazione, di gioco e di gioia, impegnando sia l’immaginazione che la volontà. Quando siamo tutti impegnati dal processo le opere d’arte finite riflettono e portano avanti quella energia. Ognuno ha questa capacità interiore’, afferma con visibile emozione l’artista. Ginny si esibirà con Teresa Mangiacapra il 25 luglio presso il ‘Teatro Tram’ a Port’Alba, in ‘La Certezza e il Dubbio’, performance in tre parti.
Partecipano: Anna Bocchino, Clara Bocchino, Teresa Raiano e Luigi Montefoschi.
Musiche originali: Victor Sanders.
Videoriprese: Ginny Sykes e Luigi Montefoschi.
Teresa Mangiacapra, in arte Niobe, è artista e scultrice. Dal 1970 fa parte del gruppo delle Nemesiache, creato dalla sorella Lina, oggi scomparsa. Gruppo di artiste, attivo ed operante a Napoli, a livello nazionale ed internazionale, con l’intento di affermare la presenza e la forza che la possibilità di espressione del femminile ha nel trasformare il mondo.
Nell’immaginario collettivo, la parola nemesi viene attribuita al cattivo per eccellenza, o anche cattivo per antonomasia, che rappresenta in maniera distorta, ma perfettamente speculare, l’eroe della storia. A differenza del classico cattivo la nemesi di un personaggio rappresenta il lato oscuro del protagonista della storia, creando un legame ambiguo con lo stesso che finisce, quindi, per impreziosire le storie.
Riguardo al dubbio e alla certezza il caposaldo dell’esistenza dovrebbe essere ‘Dubito ergo sum’. Il dubbio è sempre un atteggiamento di ricerca e di esplorazione, e la certezza, se ideologica, può renderlo più integrato. Non di più.
Il dubbio, relativamente alla condizione ‘femminile’ è un processo di presa di coscienza per liberarsi dalle infinite paure e limitazioni proprie della condizione della donna che devono sfociare in certezze per una completa trasformazione di se stessa. E’ una trasformazione positiva ed intellettuale utile per passare dalla condizione di innocenza a quella di consapevolezza.
La vita è sempre alternanza di certezza e dubbio, ma la capacità di trasformazione risiede in contemporanea sia nell’anima che nella pelle.
Se avvengono nell’alto, leggi anima, e nel basso, leggi pelle, avviene il miracolo della creazione di una cosa ‘unica’.
Roberto Cristiano