Progetto Italia News, media partner di ‘Arteperformingfestival’, che si terrà, come è noto, a Napoli, dal 10 luglio al 7 agosto prossimi, al Castel dell’Ovo, presenta oggi Sonia Giambrone che esporrà alcune sue opere al festival che si può, come è noto, idealmente e praticamente, suddividere in tre temi: femminile, madre terra e mediterraneo. Per il ‘femminile’ saranno allestite sale al primo piano, al secondo piano saranno disponibili il ‘Salone delle Velette’, altri ambienti, oltre a quattro stanzette, dedicate a ‘Madre Terra’ e ‘Mediterraneo’. Sonia con le sue opere sarà presente al secondo piano nel ‘Salone delle Velette’ per il tema ‘Madre Terra’. Sonia Giambrone nasce a Cammarata in provincia di Agrigento e studia all’Istituto d’Arte di Palermo, sezione pittura, laureandosi poi a Viterbo in ‘Conservazione dei Beni Culturali (settore storico-artistico, area contemporanea)’.
Sonia ha sempre disegnato ed i suoi disegni nascono dall’osservazione, cosa che le consente di accogliere in se la realtà in ‘divenire’. All’Istituto d’Arte ha imparato ad applicare le sue capacità artistiche alla realizzazione di creazioni, applicata originariamente sia nell’arte astratta, sia nel figurativo.
Ascoltiamola: ‘Per mesi ho tracciato lo stesso segno, infinite volte. Ho impiegato tempo per capire quale fosse quello giusto, quale spontaneità, quale gesto, quale velocità, quale freschezza’.
Compie frequenti viaggi a Parigi, volgendo la sua pittura verso una figurazione espressionista centrata sull’uso dell’acrilico su tela e su carta, analizzando a fondo il tema del ritratto e dell’autoritratto.
In contemporanea inizia ad utilizzare la fotografia per reinterpretare i propri lavori facendola divenire il ponte verso tecniche digitali che le permettono di trasporre su vari supporti le immagini realizzate.
Viene poi la svolta verso una pittura astratto-concreta che rappresenta il suo spazio mentale. In questa fase le ‘strutture del pensiero’ della svolta creativa si evolvono, uscendo dalla pura bidimensionalità del quadro grazie all’intarsio, dove la sua creatività emerge in un gioco di pieni, vuoti e ombre.
Permane l’interesse per la pittura a volte più materica, a volte più segnica, avvicinandosi al design e alle possibilità offerte dalla tecnologia industriale e dai materiali plastici, progettando oggetti riproducibili serialmente che legano la sua ultima fase creativa all’attrazione per i giochi di luce.
La sua formazione artistica diviene così completa ed armonica, spaziando dai fumetti, all’illustrazione e alla serigrafia. La sua ricerca muove dall’astrazione con i dipinti su tela e su carta e prosegue con gli intarsi -superfici di alluminio, moquette, feltro o carta traforate con bisturi o forbici. Le forme che traduce in pittura, intarsi, sculture e installazioni sono l’estensione di una dimensione espressionista che si riscontra anche nella sua produzione grafica in cui il disegno si fa protagonista. I suoi disegni, grazie all’esperienza maturata nei fumetti, attraverso le sequenze d’immagini acquisiscono al contempo ‘dinamicità e fissità’. In pratica, la Giambrone in quello che disegna e dipinge ‘congela l’attimo’.
Il disegno classico interpretato da Sonia si trasforma in un gioco emotivo che trasmette sul supporto usato una magica intensità. Attraverso penna, matita, scalpello e colori, viene ricavata una ‘nicchia’ personale ed emotiva dove rintanarsi per esprimersi artisticamente.
Gianni Nappa osserva: ‘La leggerezza del pensiero si intrufola tra ombre e riflettenze, come in un gioco tra materie e dissolvimento, lievità e leggerezza contrapposte a strutture cellulari e senza soluzione di continuità. Un lavoro che ricama negli ordini di una materia interiore, che pulsando di vitale spinta è però ingabbiata in involucri materiali che la Giambrone utilizza per un incontro tra carta e materia’.
Roberto Cristiano