Arriva ‘DanteLot’, lotteria per restituire gli oggetti impegnati.
Un bambino di 9 anni Leonardo Michael Di Benedetto, ispirato da
un volto che ritrae un Dante giovinetto,
eseguito dal pittore trecentesco Puccio Capanna, ha ideato, insieme a sua madre, Francesca Triticucci, una lotteria denominata ‘DanteLot’, in onore del
sommo poeta, che i due vogliono
proporre alla Banca D’Italia con la finalita’ di aiutare le famiglie in difficoltà, perchè vittime della pandemia Covid.
E’ una lotteria che parte dal particolare per risalire al generale. Per chi scrive la lotteria segue le logiche insite nel pensiero del matematico Blaise Pascal che insegnava che risalire dal particolare al generale è norma ineludibile del pensiero corretto.
Mamma e figlio propongono di inserire, unitamente ad altri bambini, in un salvadanaio monete che vanno dai cinque centesimi di euro ai 2 euro per un totale di sei tagli. Quando il ‘carusiello’ sarà pieno, verrà rotto per inserire il ricavato in un contamonete elettronico che le separerà automaticamente dividendole in tagli di conti. Vincerà chi indovina 3, 5, e sei numeri.
A Napoli il ‘carusiello’ ha una funzione molto importante: si parla infatti del tipico salvadanaio di terracotta dalla forma sferica, con solo un’apertura per infilare le monete e nient’altro. Per aprirlo, bisogna per forza romperlo: una prova dura per la volontà del risparmiatore. Partendo da qui, in senso lato, il ‘carusiello’ può indicare anche una piccola somma di denaro da utilizzare nei momenti ‘no’. E’ interessante vedere come nasce l’idea della lotteria ‘Dantelot’ in Francesca e Leonardo. Il tutto ha origine da una semplice spesa fatta in un supermercato con la Triticucci in compagnia del figlio e di una amica. La madre di Leonardo pagò l’importo richiesto in contanti, con l’amica che le suggeriva di usare il bancomat o, in alternativa, la carta di credito. Naturalmente l’amica pensava alla lotteria degli scontrini che partirà ufficialmente il 1° gennaio 2021, in concomitanza con l’inizio della seconda fase del programma Cashback di Stato. L’iniziativa sarà parte di un più ampio programma varato dallo Stato per promuovere, idealmente, la lotta all’evasione. Per partecipare bisognerà collegarsi al portale predisposto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e registrarsi.
‘Al Monopoli che abbiamo a casa’, chiede Leonardo alla madre.
‘No Leo, parlo di una cosa diverso. Questo Monopoli è a casa dello Stato’.
L’idea, che poi idea non è, nasce con l’indicare una strada obbligata per scoraggiare i pagamenti in contanti, presenti oggi in oltre l’80% delle transazioni negli esercizi. Lo sconto avviene, per contro, per i pagamenti con carta di credito o bancomat, il cosiddetto ‘cashback’ . Per estensione, e in proiezione temporale, si ritorna all’abolizione totale del danaro contante. E’ già previsto con queste iniziative di pagare tutto con danaro elettronico, a partire da un singolo caffè.
Oggi molti atteggiamenti compulsivi all’acquisto sono provocati
dalle manipolazioni mediatiche indotte dalla pubblicità che
parla di una sana educazione al risparmio che parta dal salvadanaio, non solo visto come contenitore di denaro, ma anche come forma pensiero che rinforzi la
nostra volontà di risparmio. Ovviamente, osserva Francesca, il risparmio, o i benefici indotti, partiranno dall’utilizzo di una carta plastificata. Io, da parte mia, osserva, preferisco l’utilizzo del danaro sonante. Tutto qui!
Francesca e Leonardo, risalendo dal particolare al generale, vogliono proporre il loro progetto ‘DantaLot’ ai vertici della Banca D’Italia, promuovendo in questo modo una sana politica di risparmio che dovrebbe essere promossa anche tra i giovani. Si potrebbero
utilizzare, ad esempio, i fondi ricavati per restituire gli oggetti cari a chi per estrema necessità ha impegnato oggetti cari. Parleremmo, in tal caso di una lotteria per restituire gli oggetti impegnati. L’iniziativa potrebbe spontaneamente coinvolgere anche i privati.