Emergenza coronavirus in Italia, il bollettino del 28 marzo: 889 deceduti nelle ultime 24 ore L’Italia prova a rialzarsi dopo il giorno più duro per quanto riguarda le vittime. La prima buona notizia arriva dalle condizioni di salute di Borrelli, tornato al lavoro nella sede della Protezione Civile. Il numero dei decessi ha fatto registrare un calo rispetto alla giornata del 27 marzo ma resta alto (889) 3.651 pazienti positivi nelle ultime 24 ore (totale 70.065) 889 nuovi deceduti nelle ultime ventiquattro ore 1.434 persone guarite nelle ultime 24 ore.
Per quanto riguarda la Lombardia le autorità locali hanno fatto sapere che i numeri sono in linea con quelli dei giorni scorsi. Potrebbe essere ancora valida la tesi secondo cui potrebbe essere un periodo di stabilità a poi un calo dei contagi. Emergenza coronavirus in Italia, il bollettino del 27 marzo: 969 decessi in un solo giorno Riflettori puntati sul bilancio del giorno della Protezione Civile. L’Italia, secondo gli esperti, sarebbe ormai prossima al picco.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 969 decessi. Mai così tanti in un solo giorno. In conferenza stampa il commissario Arcuri, che ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria. Nelle ultime ventiquattro ore si registrano 969 decessi, mai così tanti in un solo giorno. I guariti sono 589, i nuovi contagiati sono 4.401. “Ad oggi sono 66.414 positivi attuali. Il 6% è in terapia intensiva. Ad oggi abbiamo trasferito 65 pazienti dalla Lombardia in altre Regioni. I dati ci indicano quanto sia vasta la crisi sanitaria che stiamo vivendo. È una pandemia senza precedenti. Noi come Italia stiamo facendo fino in fondo la nostra parte”. “Il nostro nemico è forte e sconosciuto. Per sconfiggerlo dobbiamo usare tre armi: la collaborazione dei cittadini, chiamati a rispettare le misure del governo. La prevenzione è la principale arma contro l’emergenza. La seconda arma sono i nostri operatori sanitari, cui rivolgiamo il commosso ringraziamento. La terza arma è quella dell’informazione che deve essere puntuale e trasparente“.
La seconda novità è che abbiamo sostanzialmente concluso un lavoro per velocizzare le modalità e i tempi di distribuzione dei materiali. Da domani, grazie al Ministero della Difesa, utilizzeremo non più solo i camion ma anche gli elicotteri. Impiegheremo anche il personale militare per aumentare il numero degli uomini che lavorano nei depositi.”.