Proteste a Mosca, arrestato leader opposizione Navalny

Sono circa 700 i manifestanti arrestati dalla polizia antisommossa a Mosca e in tutto il Paese, nel corso di una delle più grandi proteste anti-governative degli ultimi anni, durante la quale è stato arrestato lo stesso organizzatore della manifestazione, il leader dell’opposizione Alexei Navalny.

Tra i fermati anche un giornalista del Guardian, Alec Luhn, che, ha raccontato il quotidiano, è stato bloccato dalla polizia antisommossa, che gli ha sequestrato il cellulare e lo ha trattenuto due ore a bordo di un autobus, prima di portarlo in una stazione di polizia alla periferia di Mosca con altri 16 detenuti. Nonostante avesse spiegato di essere un giornalista accreditato al ministero degli Esteri, al cronista è stato detto che sarebbe stato accusato di “partecipazione a una protesta non autorizzata”.

Navalny è stato arrestato poco dopo il suo arrivo alla manifestazione: anche lui è stato caricato su un autobus, mentre la folla cercava di liberarlo e di bloccare il bus con le auto in sosta, al grido di “vergogna” e “la Russia sarà libera”. A quanto riferito da un suo portavoce, Navalny passerà la notte in carcere e sarà sottoposto a un’udienza domani. I dipendenti della sua Fondazione Anti-Corruzione sono stati trattenuti presso gli uffici dell’organizzazione.

“Tutto a posto. Continuate la vostra marcia pacifica – ha twittato Navalny subito dopo l’arresto – Sono fiero di coloro che sono venuti oggi in strada. Siete le persone migliori del Paese e la speranza della Russia per un futuro normale”. “Molte persone sono state arrestate oggi – ha twittato ancora Navalny – Questo è comprensibile, i ladri si proteggono così”, ha detto, aggiungendo che contro la corruzione “ci sono milioni di noi”. Il fermo di Navalny ha provocato tensioni nella folla che ha tentato di impedire al furgoncino della polizia di non portare via il politico.

Le proteste di oggi arrivano dopo la diffusione di un video realizzato da Navalny e dal suo team sul primo ministro russo Dmitry Medvedev. Il video, che sostiene che Medvedev ha accumulato una collezione di ville di lusso, yacht e vigneti, è stato visto su YouTube più di 11 milioni di volte. Alle accuse non c’è stata alcuna risposta ufficiale dal governo, ma a Mosca e nella maggior parte delle altre città russe è stato negato il permesso ufficiale alle manifestazioni.

Secondo la polizia alle proteste hanno partecipato circa 7.000 persone ma il numero reale potrebbe essere stato molto più alto: una vera e propria sfida al Cremlino, un anno prima delle elezioni in cui Vladimir Putin punta ad aggiudicarsi un altro mandato di sei anni.

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