MOSCA. La vasta sorveglianza elettronica imposta dagli Usa rappresenta un pericolo. Lo denuncia il presidente russo Vladimir Putin, che si dice pronto a sviluppare un ‘sistema di sicurezza internazionale dell’informazione’. Putin definisce il cyberspionaggio ”non solo un’ipocrisia nelle relazioni tra alleati e partner, ma anche una diretta violazione della sovranità di uno stato, una violazione dei diritti umani e una invasione della privacy”. Per questo invoca un’azione coordinata dall’Onu.
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