Putin e tentativo della Turchia di compiacere gli Usa

Il governo turco non prende sul serio le recenti frasi del presidente russo, Vladimir Putin, che nel corso della conferenza stampa di fine anno è tornato ad attaccare Ankara, dopo l’abbattimento del Sukhoi 24 da parte di F-16 turchi. Ankara, ha sottolineato Davutoglu parlando con i giornalisti al ritorno da Bruxelles, non userà il linguaggio offensivo e poco diplomatico di Putin. Forse sta ricordando i suoi vecchi tempi al Kgb, ma il Kgb è morto da tanto tempo. L’era della propaganda in stile sovietico è storia e tutte le dichiarazioni che fa il mondo le schernisce con sarcasmo. Non possiamo prenderle sul serio, ha affermato Davutoglu, citato dal sito del quotidiano Hurriyet. Le dichiarazioni di Putin non si adattano alla natura del mondo moderno o alle relazioni turco-russe. Per questo, invece di rispondere alle sue affermazioni nello stesso modo, sorrido e basta. Prendere le sue dichiarazioni sul serio sarebbe un insulto. Nel corso della conferenza stampa di due giorni fa a Mosca, infatti, Putin ha avanzato il sospetto che l’abbattimento del Sukhoi-24 sia stato un tentativo di compiacere gli Stati Uniti da parte di Ankara. ‘Qualcuno della leadership turca ha deciso di leccare gli americani in un certo posto, ma non so se il suo calcolo è stato corretto o no, se gli americani ne hanno davvero bisogno. Forse c’era un tacito accordo a un qualche livello con una terza parte, qualcosa del tipo, noi abbattiamo l’aereo russo e voi non dite nulla se noi occupiamo parti dell’Iraq’. Il presidente russo ha aggiunto che in ogni caso il calcolo della Turchia si è rivelato sbagliato, perché la Russia non è un paese che scappa, ma anzi ha aumentato la sua presenza militare nella regione: ‘Se la Turchia violava lo spazio aereo siriano, non penso che lo faranno ora’. Il presidente russo ha quindi denunciato il traffico di petrolio su scala industriale nell’area in seguito al vuoto che si è creato dopo l’intervento americano, ribadendo che non c’è alcuna prospettiva di cooperazione con l’attuale leadership turca, sottolineando come sia molto difficile mantenere buone relazioni con Ankara. Il presidente russo ha denunciato ‘l’islamizzazione’ del Paese, di come se Ataturk potesse vedere cosa accade al suo Paese, si rivolterebbe nella tomba. Ci hanno pugnalato alle spalle, anche laddove eravamo disposti a cooperare con loro su questioni sensibili. Putin ha denunciato che dopo l’abbattimento dell’aereo militare russo, la Turchia si è rivolta alla Nato, che Ankara ha usato come scudo.

 

 

 

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