Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti Paesi ostili per il pagamento in rubli. A comunicarlo è stato lo stesso Putin, secondo quanto riportato dalla ‘Tass’.
Oltre ad annunciare la firma del decreto, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere che il provvedimento sul pagamento del gas russo in rubli entrerà in vigore a partire da oggi, primo aprile 2022.
Alla luce di ciò, i Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per effettuare il proprio pagamento del gas in rubli, definito da Vladimir Putin un passo verso la sovranità finanziaria della Russia.
Dopo l’annuncio di Vladimir Putin, sono già arrivate le prime reazioni ufficiali dall’Europa. A margine di una bilaterale a Berlino, i ministri dell’Economia tedesco, Robert Habeck, e francese, Bruno La Maire, hanno annunciato che i governi di Germania e Francia “si coordineranno in modo stretto e quotidiano” per reagire all’aumento dei prezzi e allo choc energetico.
Bruno La Maire, a questo proposito, ha spiegato: “Siamo determinati a proteggere le imprese e i bilanci privati. Non accetteremo in nessun caso di pagare il gas in altre valute”. Robert Habeck ha aggiunto: “Non dobbiamo dare il messaggio che ci lasciamo ricattare da Putin. L’ultimo pacchetto di sanzioni non deve, non dovrebbe essere, l’ultimo”.
Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, dopo la telefonata con Vladimir Putin, aveva riferito a proposito del pagamento del gas russo in rubli: “Le aziende europee continueranno a pagare il gas in euro o dollari. La spiegazione è stata molto lunga, l’ho ascoltata e ho detto che poi i tecnici si sarebbero messi in contatto. La conversione dal pagamento in euro o dollari a rubli è un fatto interno alla Federazione Russa, questo è quel che ho capito”.