Scandalo sui Mondiali in Qatar del 2022. Secondo quanto si apprende da un servizio del quotidiano inglese The Guardian, gli organizzatori dei Mondiali 2022 avrebbero letteralmente sfruttato immigrati nepalesi impiegati per la realizzazione degli stadi. I lavoratori venivano lasciati in condizioni disumane senza acqua, rigorosamente in pieno deserto, con tanto di passaporto confiscato e stipendio trattenuto per evitare fughe. Un vero e proprio stato di schiavitù che ha portato la morte di circa 44 uomini tra il 4 e l’8 agosto per problemi cardiaci e infortuni sul lavoro, secondo quanto dichiarato dall’ambasciata nepalese a Doha. Intanto il Comitato organizzativo del Mondiale ha già avviato le dovute indagini, dicendo di essere “profondamente preoccupato”. Perplessità espressa anche dalla Fifa: “La Fifa è molto preoccupata per le notizie pubblicate dai media relative a violazioni del diritto del lavoro e sulle condizioni in cui sono tenuti gli operai impegnati nella realizzazione dei progetti portati avanti a Lusail City, in Qatar – ha dichiarato un portavoce della Federcalcio internazionale – “La Fifa – ha detto ancora – si metterà nuovamente in contatto con le autorità del Qatar e la questione del presunto sfruttamento della manodopera sarà discussa anche nelle riunioni, del 3 e 4 ottobre a Zurigo, del comitato esecutivo in cui si farà il punto sul Mondiale del 2022 in Qatar”.
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