I pick up dell'Isis che sfilano a Nawfaliyah, Libia, a ovest di Sirte, 15 febbraio 2015. ANSA/ NETWORK ISIS

Qatar, Doha risponde a chiusura relazioni diplomatiche: “Adotteremo tutte le misure necessarie”

Il ministero degli Esteri del Qatar ha espresso profondo rammarico per la decisione di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein di tagliare i rapporti diplomatici chiudendo il proprio spazio aereo e chiudendo le frontiere. Alle misure contro Doha hanno aderito anche l’Egitto, il governo yemenita di Abd Rabbo Mansour Hadi e il governo libico non riconosciuto di Abdullah al Thinni. In un comunicato stampa, Doha ha ricordato di essere un membro attivo del Consiglio di cooperazione del Golfo e che rispetta la sovranita’ degli altri paesi, senza interferire negli affari interni e svolge i suoi compiti nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo. Nella nota il ministero ha sottolineato che “le misure adottate contro il Qatar non avranno alcuna influenza sui cittadini e i residenti nel paese, precisando che il governo adottera’ tutte le misure necessarie per ostacolare, influenzare o danneggiare la societa’ o l’economia del paese”.

Il ministero degli Esteri di Doha ha criticato la campagna mediatica lanciata dai paesi del Golfo che ha creato la presente escalation. Secondo il dicastero la creazione di motivi per agire “contro un paese fratello del Consiglio di cooperazione del Golfo e’ una chiara evidenza che non vi sono giustificazioni legittime per queste misure”, che sono state prese in coordinamento con l’Egitto e il loro scopo e’ chiaro: l’imposizione di “uno stato di subalternita’” a Doha. “Questa – si legge nella nota – e’ una violazione della sua sovranita’ come stato”. Inoltre secondo Doha le affermazioni contenute nei messaggi di comunicazione del taglio delle relazioni confermano “una pianificazione anticipata di questa campagna mediatica” caratterizzata, secondo Doha da molte falsita’.

I paesi che hanno aderito alle misure contro Doha accusano il Qatar di finanziare e sostenere gruppi terroristici come i Fratelli musulmani e lo Stato islamico. Una fonte del governo di Riad ha spiegato all’agenzia di stampa “Spa” che “esercitando i suoi diritti in base alla normativa internazionale, a difesa della sua sicurezza dal terrorismo e l’estremismo, il governo ha deciso di tagliare le relazioni diplomatiche con il Qatar e di chiudere tutti i porti e gli aeroporti e lo spazio aereo e navale ai mezzi qatarioti per la sicurezza nazionale saudita”. Analogo comunicato e’ stato diffuso dagli altri paesi arabi che hanno adottato gli stessi provvedimenti. Si legge ancora nella nota di Riad che “questa decisione e’ stata presa a causa delle violazioni commesse dalle autorita’ di Doha, sia in segreto che ufficialmente negli ultimi anni, per dividere dall’interno l’Arabia Saudita, incitando a violare la legge e la sua sovranita’, spingendo i gruppi terroristici e settari di diverso tipo a colpire la stabilita’ della regione e tra questi i Fratelli musulmani, lo Stato islamico e al Qaeda”.

Doha e’ accusata anche di promuovere la propaganda e i piani di questi gruppi attraverso i suoi media e le attivita’ di supporto sostenute dall’Iran, di dare assistenza alle milizie Houthi e di aver contribuito al colpo di stato nello Yemen, anche dopo l’annuncio della creazione di una coalizione di supporto legittima in quel paese. Si legge ancora che e’ dal 1995 che Riad cerca di far rispettare a Doha gli accordi internazionali sottoscritti “ma il suo governo li ha sempre violati, in particolare quelli del Consiglio di cooperazione del Golfo, che impongono di non aggredire nessuno dei paesi membri e di fermare ogni attivita’ dei gruppi terroristici”. Questo provvedimento impedisce di fatto a tutti i cittadini dei paesi che l’hanno adottato di recarsi in Qatar o di risiedervi e chi si trova gia’ nel paese dovra’ lasciarlo entro 14 giorni e lo stesso vale per i qatarioti presenti in questi paesi.

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