“Libertà di informazione o di diffamazione? Sulla vicenda Qatargate mi preme pubblicare la rettifica dell’avvocato Guido Camera, che rappresenta l’Associazione Non c’e Pace Senza Giustizia, all’articolo fuorviante pubblicato ieri da Libero Quotidiano per l’uso strumentale che viene fatto del mio nome e del mio ruolo”. Lo scrive sui suoi social media la leader di +Europa Emma Bonino.
“Le cose che vengono rettificate nella replica dell’Avv. Camera a Libero, sono che la Ong di Panzeri Fight Impunity non versava ‘150.000’ euro al mese, come inizialmente scritto, ma che il pagamento era realtà di 150 euro al mese, come già riportato da numerosi articoli di stampa sin dall’inizio di dicembre, per un mero uso spazi di una sala riunioni e di una casella postale -spiega Bonino-. Non è veritiero poi, ed è anche contraddittorio con l’assunto di cui al punto precedente, che ‘la Ong di cui la Bonino è fondatrice’ abbia mai finanziato la Ong di Panzeri, così come non è vero che il rapporto dell’associazione Droit au Droit sull’attività di influenza degli Emirati Arabi Uniti era un rapporto ‘pro Qatar’, come è scritto nell’articolo”.
“L’Avv. Camera chiarisce poi il mio ruolo: sono stata la fondatrice di Non C’è Pace Senza Giustizia nel 1993, ma non ho mai avuto alcun ruolo operativo. Spero tutto possa essere chiarito presto e che le testate giornalistiche – conclude Bonino – vogliano svolgere opportunamente il loro ruolo al fine di informare correttamente lettori o spettatori che siano, così che possa, a livello di opinione pubblica, esserci un’informazione vera”.