Non vorrei bruciare la figura di Draghi né come presidente del Consiglio né come possibile candidato alla presidenza della Repubblica”, dice Cesare Damiano: “Vedo nelle ultime settimane un indebolimento dell’azione di governo, che può portare a una sorta di paralisi, in un momento in cui dovremmo avere più forza, perché la crisi non è finita. Per la presidenza della Repubblica ci sono le cosiddette candidature oggettive che hanno le caratteristiche, Draghi è una di queste. Ovviamente noi per fatto tattico e strategico non dobbiamo fare proposte di nomi: non proporre Draghi, non escludere Draghi. Le candidature della destra oggi non sono nell’interesse del Paese, bene quel che ha detto Enrico Letta su un presidente super partes e su un patto di legislatura”.
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