Quirinale, Mattarella rieletto presidente della Repubblica

Sergio Mattarella è stato rieletto capo dello Stato.

Quando è ancora in corso lo spoglio il presidente della Repubblica uscente ha superato il quorum di 505 voti necessari all’elezione.

Il superamento di quota 505 è stato sottolineato da un applauso dell’emiciclo. I grandi elettori di FdI non hanno partecipato all’applauso.

“Avevo altri piani ma io sono rispettoso del Parlamento”, ha detto il presidente confermando il suo sì dopo l’intesa raggiunta in un vertice di maggioranza sul suo nome.

Il capo dello Stato dovrebbe fare un breve discorso dopo la proclamazione.

E’ opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale “per il bene e la stabilità del Paese”. E’ quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi – si apprende da fonti autorevoli – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l’auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.

Lunga e affettuosa telefonata tra Berlusconi e Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione.

“Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato.” Così Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato.

Mattarella bis, cosa dice la Costituzione: può essere rieletto? E per quanto?

I parlamentari hanno chiesto al presidente della Repubblica uscente, Sergio Mattarella, di accettare un nuovo incarico: cosa prevede la Costituzione

Sergio Mattarella è stato il presidente della Repubblica dal 2015 al 2022. Lo sarà anche dal 2022 al 2029, eletto per la seconda volta dal Parlamento. Prima di lui, nella storia repubblicana, solo a Giorgio Napolitano era stato concesso il bis: eletto per la prima volta nel 2006, era salito al Quirinale anche nel 2013, a 90 anni, per dimettersi due anni dopo, venendo sostituito proprio da Sergio Mattarella. Ma cosa dice la Costituzione? Un presidente può essere rieletto? E per quanto?

La Costituzione italiana afferma che la durata del mandato del capo dello Stato è di sette anni (articolo 85), ma non si esprime sull’eventualità di una rielezione. In sostanza, come già dimostrato con la rielezione di Giorgio Napolitano, è legittima: dunque è possibile che ci sia un secondo mandato, ancora della durata di 7 anni come il primo.

L’articolo 84 spiega quali siano i requisiti:

almeno 50 anni di età;

godimento dei diritti civili e politici;

incompatibilità con qualsiasi altra carica.

Ecco invece quali sono i poteri del presidente della Repubblica. Tra i principali ci sono:

può inviare messaggi alla Camera dei Deputati e al Senato;

può indire nuove elezioni e ne fissa la prima riunione;

può autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo;

può promulgare le leggi ed emanare i decreti aventi valore di legge e i regolamenti;

può indire il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione;

può nominare, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato;

può accreditare e ricevere i rappresentanti diplomatici, ratificare i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere;

può avere il comando delle Forze armate, presiedere il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiarare lo stato di guerra deliberato dalle Camere;

può presiedere il Consiglio superiore della magistratura;

può concedere grazia e commutare le pene;

può conferire le onorificenze della Repubblica.

Mattarella bis, dopo Napolitano un’altra rielezione

Sergio Mattarella è stato eletto per la seconda volta come il suo predecessore, Giorgio Napolitano: sono gli unici due, ad oggi, ad aver guidato la Repubblica per più di un mandato. Anche Napolitano, come Mattarella, aveva anticipato di non volersi rendere disponibile per una rielezione, traslocando. Mattarella ha fatto di più: nei giorni del voto è tornato nella sua Palermo, lanciando un messaggio al Parlamento.

Al contrario di quanto successo con Napolitano, però, questa volta la maggioranza di Governo è solida. Ma è troppo eterogenea, e questo ha reso di fatto impossibile l’elezione di un presidente della Repubblica che fosse condivisa dal 50% (più 1) dei parlamentari.

Sergio Mattarella è appoggiato dall’intero parlamento ad eccezion fatta di Fratelli d’Italia. Prima del voto la leader del partito di centrodestra, Giorgia Meloni, ha dichiarato che “siamo di fronte a un’anomalia sul piano istituzionale di un Parlamento delegittimato dal consenso e dal taglio dei parlamentari che rielegge un presidente uscente, fattispecie non vietata dalla Costituzione ma lasciata come ipotesi solo in caso di emergenza reale come la guerra”.

Secondo la Meloni, infatti, “eleggere Mattarella, oltrettutto al settimo scrutinio come ultima ratio quasi come un candidato di risulta, cosa che considero irrispettosa, è un’anomalia. E credo sia nella responsabilità di Fratelli d’Italia dover salvare la faccia a decine di milioni di italiani che votano centrodestra”.

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