Romeo e Giulietta, ovvero la piu’ famosa storia d’amore mai scritta, racchiude in se’ la poesia struggente di un sentimento impossibile, la tenerezza e i sogni della giovinezza, l’impulsivita’, l’aggressivita’ dell’adolescenza e la voglia di credere in un mondo diverso. Ottimismo e dolore, perdita e sensualita’ fanno parte anche del rock alternativo dei Radiohead, che firmano efficacemente la colonna sonora di questo balletto, rivisitazione dell’opera di Shakespeare in chiave moderna. L’azione si svolge nel presente ed è ricca di rimandi all’attualità, tipica del famosissimo gruppo inglese. Il brillante coreografo Edward Clug traduce questa storia senza tempo presentandola da un altro punto di vista, “…una sorta di retrospettiva di un amore non realizzato…”. Quella di Clug è una moderna visione di Giulietta, una donna che richiama alla memoria amori incompiuti. Il coreografo tratta la delicatezza delle situazioni d’amore con la meccanicità tipica dell’era moderna. La musica esprime i sentimenti di disperazione, alienazione e solitudine creando, allo stesso tempo, un’aria di aggressione che accelera il passaggio del tempo, l’atmosfera permeata di solitudine e tragicità riconduce ad una dolorosa trama di conflitti interiori. Ma sebbene i movimenti della protagonista e degli uomini siano pungenti, veloci ed espressivi, il coreografo focalizza la sua attenzione sulla bellezza della forma femminile, sui movimenti minimi delle braccia leggere e delicate, sulle mani e sugli sguardi sognanti con i quali seduce gli altri. ‘Radio & Juliet’ dopo la tourné in Belgio, Grecia, Croazia, Olanda, Portogallo, Serbia, Francia, Israele, Singapore, Usa e Corea arriva al Teatro Brancaccio di Roma, il 22 e 23 marzo, con la sua magistrale interpretazione di un capolavoro senza tempo.
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