“Il cadavere dell’escursionista italiano scomparso è stato individuato oggi sulle Blue Mountains”: lo afferma la polizia dello Stato australiano del nuovo Galles del Sud in un comunicato pubblicato sul proprio sito. Il giovane “di 24 anni era scomparso mercoledì scorso”, recita il testo, riferendosi a Mattia Fiaschini, senza mai citarlo per nome. Il giovane era originario di Cesenatico.
Sono in corso, a quanto si apprende dalla Polizia australiana, le operazioni per recuperare il cadavere di Mattia Fiaschini. Sarà poi il coroner a stabilire le cause della morte. Il 24enne era residente a Cesenatico, dove abitava con la famiglia e si era diplomato al liceo scientifico Enzo Ferrari. Da circa un anno viveva a Sydney dove lavorava come cameriere e barman. Anche in Australia, Mattia aveva mantenuto viva la sua forte passione per l’escursionismo e la natura. Fiaschini era infatti considerato un trekker esperto, con alle spalle anche scalate impegnative e importanti a livello internazionale. Qualche giorno fa aveva deciso di tornare sulle Blue Mountains, era partito da solo: voleva vedere coi suoi occhi i danni lasciati dai devastanti incendi che nelle scorse settimane hanno flagellato il territorio. Ma dopo i primi sms al padre, da mercoledì scorso il giovane non aveva più dato notizie. Quando giovedì non si è presentato al lavoro è scattato l’allarme e poi le ricerche.
“È una tragedia che tocca tutta la nostra comunità”. Così il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, commenta la notizia della morte in Australia dell’escursionista 24enne, suo concittadino, Mattia Fiaschini. “Un ragazzo che perde la vita in quelle circostanze nel posto che ama lascia senza parole. L’amministrazione comunale si stringe nel dolore alla madre, al padre e a tutti i familiari di Mattia per questa grande tragedia che ha colto tutti nel profondo”, aggiunge il sindaco mentre sta andando a fare le proprie condoglianze ai genitori del giovane, entrambi in partenza oggi da Bologna per l’Australia.