Antonio Campo Dall'Orto durante la presentazione del progetto 'Rai: Porte Aperte', l'azienda apre le sue porte a tutti gli studenti italiani, dalle scuole primarie e secondarie agli universitari per far conoscere le varie professionalita', oggi nella sede della Rai di via Asiago a Roma, 16 marzo 2017. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Rai: Campo Dall’Orto si dimette

‘In un incontro molto cordiale, il Ministro Padoan ha preso atto della decisione di Antonio Campo Dall’Orto di rimettere il suo mandato di Direttore generale Rai’,  comunica Viale Mazzini in una nota.

Antonio Campo Dall’Orto,  sostiene la Federazione nazionale della stampa e Usigrai,  non è l’unico responsabile del fallimento di questi due anni di mandato. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della presidente e del consiglio di amministrazione. Auspichiamo ora che l’azionista agisca con rapidità,  affermano Fnsi e Usigrai,  per restituire con urgenza alla Rai Servizio Pubblico una guida autorevole, sicura e stabile in grado di assicurare presto la necessaria riforma editoriale.

Ma quanto accaduto in queste settimane dimostra ancora una volta che governo e Parlamento sono chiamati a intervenire per modificare le norme sulla governance per garantire alla Rai Servizio Pubblico autonomia e indipendenza dai partiti. Senza un chiaro percorso di riforma, che parta dalla necessaria separazione dei poteri di indirizzo dai poteri di gestione, l’indecoroso spettacolo degli ultimi mesi non potrà che riproporsi.

‘Io avrei voluto continuare ma non era più possibile andare avanti’, afferma  Antonio Campo Dall’Orto: ‘I risultati sono positivi e sinceramente ne sono fiero: restiamo leader negli ascolti, il bilancio consolidato del gruppo Rai con un risultato operativo positivo di 64,3 milioni con un miglioramento di 76 milioni rispetto al 2015’. L’amarezza è inevitabile: la nomina voluta da Matteo Renzi due anni fa dopo un’amicizia cementata dall’esperienza della Leopolda, i progetti, i primi screzi, infine la clamorosa rottura. L’ex amico personale che diventa un politico molto ostile. Il direttore generale e il segretario del Pd non si sentono da mesi, gelo assoluto.

Le due settimane di transizione serviranno all’azionista per individuare il nuovo direttore generale. Sono in moltissimi, a viale Mazzini, a scommettere su Paolo Del Brocco, attuale amministratore delegato di Rai Cinema. Manager preparato, molto legato alla presidente Monica Maggioni, apprezzato anche dal Pd renziano, dal sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli e, dicono, dallo stesso Pier Carlo Padoan. Per di più, Del Brocco, essendo un interno, rischierebbe meno di un esterno: il suo incarico sarà comunque legato all’attuale consiglio di amministrazione, destinato a restare in carica un altro anno. Si è parlato di Giancarlo Leone, uscito dalla Rai a fine 2016 e ora impegnato in una nuova esperienza professionale, e di Paolo Ruffini, attuale direttore di Tv 2000 della Conferenza Episcopale Italiana.

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