‘I ricavi da canone nel 2017 si riducono di circa 140 milioni sul 2016, mentre nel 2018 la diminuzione dovrebbe attestarsi a circa 170 milioni. Questo calo, accompagnato da un mercato pubblicitario ancora debole ed incerto, porta la gestione operativa in forte tensione con una previsione per il 2017 di sostanziale pareggio e con un 2018 – immaginato con canone a 90 euro – in perdita per 80/100 milioni di euro a seguito della presenza dei costi dei grandi eventi sportivi’, ha detto il dg Rai Mario Orfeo in Vigilanza.
La Rai – spiega Orfeo – sta lavorando al nuovo schema di contratto di servizio con il Mise e punta a approvare il testo da portare all’attenzione della Vigilanza per il relativo parere tra fine settembre e inizio ottobre, in modo da terminare l’iter entro fine anno. Sarebbe un risultato storico, l’approvazione del contratto di servizio prima della sua entrata in vigore.
La Rai guadagnerà con il ‘prodotto Fazio’. Orfeo ribadisce che il contratto con il conduttore di Che tempo che fa consentirà un consistente recupero risorse nel medio e lungo periodo, spiegando che il costo unitario del compenso di Fazio si riduce del 16%, che il compenso annuo è in linea con quello percepito su Rai3 a fronte di un volume più elevato di ore.