“La nota di censura inviata da Lorenza Lei al direttore di Rai 4, Carlo Freccero, è il preoccupante emblema dello scarso senso di libertà e indipendenza che si sta affermando nella tv pubblica: il dg della Rai si ricordi che non dirige una caserma e che il suo ruolo non le dà poteri di soppressione delle garanzie costituzionali”. Lo afferma il Capogruppo dell’Italia dei Valori in Commissione di Vigilanza, Pancho Pardi, in riferimento alla lettera inviata dal dg Lei per invitare Carlo Freccero a non esternare le proprie opinioni a pena di iniziative disciplinari e risarcitorie, dopo che il direttore di Rai 4 aveva espresso disappunto per l’ostilità dell’azienda nei confronti di Michele Santoro. “La libertà di espressione – aggiunge – non può subire alcun tipo di limitazione, il richiamo del dg Lei è assolutamente inaccettabile tanto più perché colpisce un professionista di grandissima esperienza, che ha pieno diritto di contestare scelte aziendali peraltro evidentemente sollecitate dalle indebite influenze del Presidente del Consiglio. Manifesto la massima solidarietà a Carlo Freccero e condivido in pieno le sue critiche, il pluralismo e la democrazia – conclude Pardi – non possono subire oltre le minacce della direzione Rai e del suo editore di riferimento”.