Stadio vietato al capo ultrà Luca Castellini fino al 2030. Il Verona calcio, dopo l’episodio di razzismo al Bentegodi in cui è stato vittima Mario Balotelli, si è messo a disposizione della Questura per individuare gli autori dei buu all’attaccante del Brescia. Contrariamente alla posizione assunta a caldo, la società gialloblù ha scelto di collaborare con le forze dell’ordine per individuare gli autori dei cori razzisti: secondo Digos e Procura federale sarebbero tra le 15-20 persone al massimo. Ma soprattutto ha usato il pugno duro contro Luca Castellini, l’ultrà neofascista dell’Hellas che dopo gli episodi ha definito Balotelli “non del tutto italiano”, parlato di “pagliacciata di Balotelli”. Contro di lui è stato adottata una “misura interdittiva che, proporzionata alla gravità dei fatti, alla luce di quanto previsto dagli artt. 6 e 7 del Codice Comportamentale, essendosi trattato di un comportamento basato su considerazioni ed espressioni gravemente contrarie a quelle che contraddistinguono i principi etici ed i valori del nostro Club, prevede la sospensione di gradimento nei confronti del Signor Luca Castellini da parte di Hellas Verona FC sino al 30 giugno 2030”. Il Verona parla di “espressioni gravemente contrarie ai principi etici e ai valori del nostro club”.
Ma a sorpresa quattro consiglieri comunali di Verona hanno presentato una mozione, assurda, per far sì che il Comune di Verona possa adire le vie legali nei confronti di Mario Balotelli che avrebbe diffamato la città di Verona. Una proposta che vede come primo firmatario Andrea Bacciga, eletto in consiglio con ‘Battiti’, la civica del sindaco Federico Sboarina assieme ai consiglieri della Lega Alberto Zelger, Paolo Rossi e Anna Grassi.