Rcs: Della Valle-Antognoni in prove di regia

Diego Della Valle, azionista all’8,99% di Rcs, valuta un’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore delegato Pietro Scott Jovane. Lo afferma, ma non precisa i motivi che lo indurrebbero a fare questo. Questi motivi comunque non si ricollegherebbero alla svendita della sede storica. Il presidente della Tod’s sostiene in una intervista con Giovanni Minoli che all’interno di Rcs non avrebbe ”alleati ma rapporti di stima con alcuni”, mentre su Giovanni Bazoli afferma che ”contava molto, oggi conta molto poco”. Continua poi: ”Io credo che Bazoli identifica un mondo che se ne deve andare e mi auguro che Renzi lo faccia subito: Renzi deve fare piazza pulita ed è un’operazione che va fatta in tutto il sistema, tutto insieme”. Il Della Valle-Antognoni continua a tutto campo: “ L’amministratore delegato di Rcs Pietro Scott Jovane è ‘assolutamente inadeguato e per questo bisognerebbe affidare la delega per la gestione dell’azienda ad un editore puro come Urbano Cairo, perché oggi il problema di Rcs è che non c’è un azionariato che si prenda delle responsabilità, e un Cda che non decide e non si assume i rischi è tipico di un’azienda che andrebbe rifondata.”. Sul direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, mister Tod’s risponde: ”Ferruccio facesse il giornale che vuole, tirasse fuori il coraggio che serve, secondo me starebbe in pace con la sua coscienza. Prenda il coraggio di fare il giornale e vada tranquillo”.

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