Le sorti del Corriere della Sera, le preoccupazioni in merito alla messa in discussione della libertà di stampa italiana. Problemi di rilevanza estrema, che hanno spinto Della Valle, a chiedere il parere di una voce fuori dal coro, quella del presidente della Repubblica Napolitano. “E’ in pericolo la libertà di opinione di un pezzo importante della stampa italiana e vedendo che sulla questione Rizzoli è già stato coinvolto da altri, anche io, e credo molti italiani, abbiamo bisogno di conoscere il Suo pensiero”, ha scritto Diego Della Valle nella lettera inviata al Capo dello stato, in cui ha chiesto a Napolitano di esprimere un parere sulle sorti del Corriere della Sera. “In atto non c’è, per quanto mi riguarda, nessuna disputa o competizione personale con alcuno – si legge nella missiva diffusa nella tarda serata di ieri – è mia ferma convinzione che in un Paese democratico la stampa debba essere indipendente e libera di esprimere le proprie opinioni senza vincoli o pressioni, e nel caso specifico del gruppo Rizzoli, bisogna evitare che chiunque tenti di prenderne il controllo per poterlo poi utilizzare come strumento di pressione. La situazione per me auspicabile – si legge – non essendoci editori puri disponibili, sarebbe quella di trovare un gruppo di investitori privati, liberi, italiani che abbiano come unico obiettivo quello di far tornare la società competitiva. A questo punto sarebbe necessario che noi tutti, il Gruppo che io rappresento, la Fiat, Intesa e Mediobanca, invece di rafforzare le nostre posizioni, facciamo un passo indietro e lasciamo completamente l’azionariato del Gruppo liberandolo cosi’ da tutte le vecchie polemiche e da tutte le dietrologie di ogni tipo”. L’opinione del Capo dello Stato per Della Valle potrebbe essere vincolante perché è “l’unica ad essere super partes, oltre a rappresentare un esempio della massima autorevolezza che lo richieda nell’interesse di un processo indispensabile di modernizzazione del Paese”.
Immediata la replica di Napolitano, che ha risposto a Della Valle facendo appello alla “lungimiranza di tutte le forze rappresentative del Paese”.“Ho letto l’appello del Dottor Diego Della Valle pubblicato stamattina sulla stampa, e ne ho colto l’intento dichiarato di operare nell’interesse generale di una libera e corretta evoluzione del mondo della stampa e dell’informazione”, ha ribadito il Capo dello Stato, sottolineando come sarà suo impegno quotidiano – richiamare tutte le forze rappresentative del Paese al massimo sforzo di lungimiranza e di coesione in questa delicata fase della vita nazionale”.”Naturalmente, ha chiarito Napolitano, non spetta a me alcun commento su questioni e proposte rimesse alla libera determinazione di soggetti economici e imprenditoriali e al giudizio del mercato”.
Antitrust apre dossier su aumento quota Fiat. Intanto l’Antitrust ha aperto un dossier sull’aumento della quota Fiat – “Abbiamo aperto un dossier, al momento solo a fini informativi”. Risponde così il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, alla domanda se l’aumento delle quote di Fiat in Rcs pone dei problemi dal punto di vista della concorrenza. Sui tempi “è ancora prematuro” dare indicazioni, aggiunge, a margine della relazione Agcom. In borsa Rcs ha di nuovo ampliato il rialzo ma resta sotto i massimi di seduta e sale ora del 3,23%. Il titolo aveva frenato improvvisamente a Piazza Affari (+1,38%) con l’annuncio dell’Antitrust.