‘Martin Eden’ miglior film, Francesco Di Leva miglior interprete, Imma Tataranni migliore serie tv, a Marco Bellocchio il premio speciale per l’insieme dell’opera. Sono alcuni dei vincitori degli RdC Awards 2019, i riconoscimenti attribuiti ogni anno dalla Rivista del Cinematografo ai protagonisti del mondo del cinema, della televisione e della cultura, che vengono assegnati oggi, nell’ambito della XXIII edizione del Tertio Millennio Film Fest 2019, manifestazione organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo. Per la terza volta viene conferito anche il Premio Toni Bertorelli “Controluce”, nato per ricordare l’attore raffinato e grande interprete.
A condurre la serata di gala che avrà inizio alle 20.30 presso l’NH Hotel Vittorio Veneto di Roma, il giornalista e critico cinematografico Fabio Falzone di TV2000. Ospiti della cerimonia, che si esibiranno live, i Radiodervish.
Il regista Pietro Marcello si aggiudica il Premio Navicella Cinema Italiano per il film Martin Eden: “Ambizioso e coraggioso, il cinema anticonvenzionale, fluido, mai schiavo di logiche narrative ed estetiche di Pietro Marcello si confronta con uno dei capisaldi della letteratura del ‘900, il romanzo omonimo di Jack London. Ne sposta l’ambito d’elezione dalla California a Napoli, per un’opera d’impatto, suggestiva e unica, capace di attraversare tutto il ‘900 italiano”, si legge nelle motivazioni.
A Marco Bellocchio va il Premio Speciale per l’insieme dell’opera: “Perché ha saputo raccontare gli aspetti più controversi di questo paese attraverso opere di enorme spessore: dal più recente Il traditore per tornare a Buongiorno, notte, da Bella addormentata a Vincere, fino al primo I pugni in tasca, in oltre cinquanta anni di carriera Marco Bellocchio ha compiuto un cammino capace di indagare tanto le pieghe della Storia, le numerose mistificazioni della realtà, quanto i dilemmi dell’uomo, dell’artista, del regista che, anche nei film incentrati su argomenti spinosi e delicati, ha sempre saputo anteporre l’importanza del dubbio all’arroganza della certezza”.
La serie televisiva Imma Tataranni – Sostituto procuratore (Rai Fiction) di Francesco Amato, con Vanessa Scalera, riceve invece il Premio Navicella TV: “Perché, in questa serie di gialli venati di commedia, la Rai ha scommesso su un personaggio sorprendente: carismatica e istintiva, ruvida e dissacrante, sgargiante e stropicciata, Imma mette in dubbio ciò che agli altri appare incontestabile. Dimostrando un grande intuito, Francesco Amato ha scelto Vanessa Scalera, un’attrice capace di rompere gli schemi della televisione generalista”.
Il Premio Diego Fabbri al miglior libro di cinema è attribuito invece a L’Italia agli Oscar. Racconto di un cronista di Vincenzo Mollica e Steve Della Casa (Edizioni Sabinae), con questa motivazione: “Un lungo viaggio nei meandri della Notte delle Stelle, visto dalla prospettiva di un inviato italiano, non un inviato qualsiasi, che racconta attese, trionfi, sorprese e delusioni dei tanti compatrioti in lizza per la prestigiosa statuetta. Riuscendo ancora una volta a farci essere lì con lui, a farci assaporare quell’atmosfera incredibile”.
Francesco Di Leva si aggiudica il Premio per la migliore interpretazione per Il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone: “Per la capacità di fare di Eduardo un nostro contemporaneo, portando sul ring, ancor prima che sul set, un Barracano che tira come Muhammad Ali e rappa come Tupac: se il Sindaco di Martone vive e lotta con noi, grande merito va a Francesco Di Leva, che giganteggia con nitore e ardore”.
Il Premio Colonna sonora va poi ad Andrea Farri per le musiche del Primo re di Matteo Rovere: “Perché, entrando nelle viscere di una realtà ancestrale, crea una colonna sonora che fonde più suggestioni: gli archetipi della musica popolare della tradizione; l’elettronica per esplorare le oscure inquietudini; le percussioni che evocano il ritmo delle battaglie; l’orchestra sinfonica per montare l’epica. Un lavoro stratificato che conferma il talento del giovane compositore”.
Il Premio Rivelazione è stato assegnato alla giovane attrice Ginevra Francesconi per la prova in The Nest (Il nido) di Roberto De Feo: “In un ruolo atipico per un’adolescente nel cinema italiano, Ginevra Francesconi dà vita a un personaggio ricco di sfumature, empatico e conturbante, innocente e malizioso, fragile e guerriero. Nella sua Denise ritroviamo l’adolescente come l’Altro, la Terra Straniera contro cui vanno a schiantarsi le presunzioni degli adulti e il porto misterioso dove trovano approdo insperate possibilità affettive e relazionali. E nel talento camaleontico di questa giovanissima attrice la speranza di una carriera altrettanto originale e sbalorditiva”.
Mentre la migliore opera prima del 2019 è Sole di Carlo Sironi, “per la capacità di azzerare i dialoghi e fare parlare le immagini, mettendosi in scia ai migliori Dardenne: all’esordio alla regia, Carlo Sironi piazza la camera ad altezza umanità e circoscrive con empatia e per sottrazione la storia di un rapporto di coppia tra maternità delegata e paternità acquisita. È suo il Sole dell’avvenire”.
Il Premio Toni Bertorelli Controluce è stato assegnato infine a Barbara Ronchi e Roberto De Francesco, dall’apposita giuria composta da Marco Bellocchio, Steve Della Casa, Piera Degli Esposti, Fabio Ferzetti, Roberto Herlitzka, Mario Martone e Davide Milani.