Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico a piazza Colonna, Roma, 27 settembre 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Rdc e Fdi: ‘Tutele solo ai fragili, su Tridico è giusto indagare’

«Ci vuole davvero una gran bella faccia tosta, come quella di Pasquale Tridico, nel difendere il rdc (reddito di cittadinanza) e parlare di “grande Bluff della Carta dedicata a te’”. Probabilmente l’ex presidente dell’Inps si è già dimenticato le truffe e i milioni di euro sperperati. Un sistema messo in piedi soltanto per creare un circuito clientelare per il M5S». Nelle parole del senatore di FdI, Luca De Carlo è sintetizzata la risposta più chiara, tra le tante che stanno arrivando in queste ore, alle esternazioni (anche sul blog di Grillo) di Tridico, in favore del reddito voluto dal M5s e contro le misure del governo Meloni.

Non a caso, il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti definisce «ridicoli e strumentali gli attacchi di Conte e dei suoi figliocci alle modalità di comunicazione della sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza ai cittadini occupabili che lo hanno fino ad oggi percepito». Foti rammenta ai Conte boys che «il reddito di cittadinanza, nel tempo, si è rivelato una misura assistenzialista, nata con uno scopo demagogico, scritta male, attuata peggio, il che ha comportato enormi danni all’erario».

«Per questo – annuncia il presidente dei deputati di FdI – chiediamo al nuovo commissario dell’Inps di moltiplicare il suo attivismo nelle verifiche per scoprire chi non aveva alcun diritto a percepire il reddito di cittadinanza. C’è infatti il serio rischio, come dimostrano le continue frodi scoperte quotidianamente dalle forze dell’ordine, che siano state sottratte indebite e ingenti risorse economiche alle casse dello Stato. Al riguardo, il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia ritiene sempre più necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico per non avere consapevolmente attivato i controlli, al fine di non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti».

Dal Senato è il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama, Raffaele Speranzon, a replicare alle accuse di Tridico, Conte e dei grillini. «Mentre l’Unione europea promuove il governo sul Pnrr e in settimana ci apprestiamo a varare una riforma del fisco attesa dagli anni 70, in Italia c’è chi rimpiange il reddito di cittadinanza. Sono gli orfani dell’assistenzialismo di Stato, cioè Tridico e il M5S, che probabilmente si sono già dimenticati gli sprechi e le truffe milionarie. Dei criminali e delinquenti che hanno goduto dei benefici di un sistema che ha dato soldi a pioggia».

Speranzon ricorda infatti che «il governo Meloni è stato costretto ad intervenire mettendo fine a questo assistenzialismo di Stato e garantendo soltanto a coloro che davvero sono in difficoltà aiuti e sostegni. Come conferma la card ‘Dedicata a te’, che senza creare effetti perversi aiuta le famiglie a basso reddito dal peso dell’inflazione e dal caro prezzi. Una misura che i numeri confermano sia un successo. La verità – conclude il senatore di FdI – è che grazie al centrodestra il lavoro è tornato ad essere centrale, come peraltro confermano i dati dell’occupazione che con noi al governo ha ripreso a crescere».

L’opposizione trova la sua compattezza nel tentativo di attizzare il popolo dei “fannulloni” privato del Reddito di cittadinanza, come scritto in una legge e come comunicato in questi giorni, via Sms, a quella minoranza che perderà da subito un sussidio ingiustificato. Le polemiche contro il governo all’indomani della sospensione del Reddito di cittadinanza per 169mila famiglie, comunicata dall’Inps, e l’intenzione di Fratelli d’Italia di costituire una commissione d’inchiesta sull’operato dell’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ridanno voce alle opposizioni ma le polemiche si trasformano in un boomerang.

Dal Pd al M5S, passando per Verdi-Sinistra, sono tante le voci che si sono levate a favore del sussidio e contro l’esecutivo Meloni, ma anche in difesa del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sul cui operato viene annunciata un’indagine del Parlamento. “Non ho niente da temere”, si difende il diretto interessato. “C’è stata una narrazione volutamente fuorviante. Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima”, si difende Tridico dopo aver attaccato, di sua iniziativa, il governo Meloni.

Ma il centrodestra insiste: “E’ assolutamente necessaria una verifica in sede parlamentare sull’operato di Tridico. E personalmente, per evitare che si perda tempo con l’istituzione di un’apposita Commissione che richiede una legge e un’approvazione da parte di Camera e Senato, quindi una procedura lunga mesi, penso che si possa procedere, nell’ambito delle Commissioni Lavoro di Camera o Senato, a un’indagine conoscitiva che può essere immediatamente deliberata e che potrà servire, con le opportune audizioni, a mettere in luce il comportamento di Tridico e le conseguenze della lottizzazione grillina”.

Anche la risposta del governo e di Fratelli d’Italia sull’abolizione del Reddito di cittadinanza non sono di tenore meno polemico. “Le critiche di Conte, della Schlein e della Cgil per l’abolizione del reddito di cittadinanza sono pretestuose. Sin dalla sua formulazione originaria, quella fatta dal governo Conte, il reddito di cittadinanza è stato concepito come una misura a termine e non come un assegno da erogare vita natural durante. I percettori lo avrebbero comunque perso a un certo punto, considerato che c’è chi lo riceve da quattro anni”, dice il sottosegretario per l’Attuazione del programma di governo Giovanbattista Fazzolari. “La modifica voluta dal governo Meloni – osserva – tutela i fragili: invalidi, anziani, over 60 in difficoltà, famiglie con minori a carico. Perde l’assegno solo chi è abile al lavoro, ha tra i 18 e i 59 anni, e non ha figli minori a carico. Questo non è stato comunicato con un sms, come ci viene contestato, ma scritto sette mesi fa nella legge di bilancio di dicembre 2022 e reso noto da tutti i mezzi di comunicazione con largo anticipo. Ripeto: le persone che perderanno oggi il reddito di cittadinanza, lo avrebbero perso anche con la norma dei grillini. Anzi, grazie a noi almeno i fragili lo manterranno. Se questo è il livello dell’opposizione temo che ci toccherà governare a lungo”.

Dura anche la risposta al Pd del capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti. “Penso che il Pd debba stare molto attento ad andare sulle barricate, atteso che ha votato contro il reddito di cittadinanza quando venne istituito. Quanto ai 5 Stelle, penso che anch’essi debbano stare molto attenti a ciò che dicono, avendo proclamato da un balconcino, con brindisi, la fine della povertà. Ma se oggi si parla di lavoro povero evidentemente hanno preso in giro la gente. Quanto al reddito di cittadinanza abbiamo sempre sostenuto che l’avremmo abolito e i nostri elettori condividono questa scelta. Aggiungo una cosa: da settembre partirà la possibilità, pagata dallo Stato, di poter svolgere della formazione professionale atta a un loro impiego”.

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