Abitazioni italiane sempre più di frequente nel mirino dei ladri. E’ quanto rivelano i dati elaborati dall’Assiv, l’associazione della vigilanza privata aderente a Confindustria, secondo crescono in maniera costante nel Belpaese, furti e rapine. I dati mostrano che nel periodo 2006-2012 i furti nelle abitazioni sono cresciuti del 67% salendo da 141.601 a 236.615. Nell’ultimo anno la crescita più rilevante di furti denunciati è stata registrata nelle provincia di Trento (+70,2%), seguita da quelle di Ragusa (+55,7%) e Messina (+53,3%), mentre in rapporto al numero degli abitanti il primato è della provincia di Lucca (745 furti ogni 100 mila abitanti), seguita da Savona (650 furti) e da Pavia (649 furti). In termini assoluti le provincie che nel 2012 hanno denunciato il più alto numero di furti in abitazione sono, ovviamente, quelle più popolate: Milano (18.057 furti), Roma (15.230) e Torino (13.483).
L’estate, come è noto, è la stagione più a rischio, soprattutto per chi parte lasciando incustodita la casa in città. Le indagini Istat rilevano che gli accessi più usati dai ladri sono finestra, balcone, garage o porta lasciata aperta (34% dei casi), segue lo scardinamento della porta (27%) o la forzatura di una finestra (12%). Gioielli e pellicce, obiettivo del 53% dei furti, sono il bottino più ricercato, seguito dal denaro contante (52,2%) e, a distanza, da televisori, computer, macchine fotografiche, cellulari ecc. con circa il 25% dei furti.