Il ministro della Giustizia Andrea Orlando a margine del Consiglio dei ministri sulla legge di Bilancio, Roma, 15 ottobre 2016. ANSA/ANGELO CARCONI

Recovery, Orlando: “A Bruxelles scontiamo un mix di pregiudizi e limiti”

A Bruxelles i pregiudizi sull’Italia ci sono e il dem Andrea Orlando non lo nega. Ma il ministro del Lavoro e’ ottimista, pensa che Palazzo Chigi abbia dato all’Europa tutte le garanzie e, se pure siamo partiti in ritardo, il governo Draghi otterra’ gia’ a luglio i primi miliardi del Recovery. “Siamo l’unico Paese che ha dovuto affrontare un passaggio cosi’ delicato nel pieno di una crisi di governo – spiega al “Corriere della Sera” – Prima per l’instabilita’ del Conte bis e poi per la caduta dell’esecutivo, abbiamo dovuto interrompere il lavoro di preparazione del Pnrr. La crisi, come avvertivamo in quei giorni, non e’ certo una cosa utile”. Non ha perdonato Renzi per aver fatto cadere Conte: “Non e’ questione di perdonare, e’ un fatto, abbiamo perso due mesi”. Quanto alle garanzie richieste, “abbiamo dato tutte le garanzie e la figura di Draghi ha aiutato a impersonificarle, ma il Recovery e’ uno sforzo serio e questi tre mesi sono serviti a completare la parte delle riforme di sistema, che sapevamo essere la piu’ debole”.

Da una pagina, a 40: “Si’, c’e’ stata una riscrittura profonda, per offrire una risposta piu’ articolata e compiuta. Al netto di questo, il piano riprende negli obiettivi larghissima parte dell’impostazione precedente. In Cdm il premier ha ringraziato anche il governo Conte per il lavoro fatto. Questo e’ il secondo tempo di una partita che abbiamo giocato bene, vincendo il primo con la conquista dei fondi e la definizione della fisionomia del Recovery”. Eppure Bruxelles ha fatto richieste severe. Sembra non siamo ritenuti affidabili neppure con un ex presidente della Bce a Palazzo Chigi. “La figura e il prestigio di Draghi ci aiutano, ma non cancellano da soli i pregiudizi anti-italiani radicati negli anni e i limiti strutturali del Paese. E’ un mix, i pregiudizi vanno respinti e i problemi vanno affrontati. L’Europa investe in Italia 200 miliardi di debito comune, non mi sembra strano che voglia garanzie sull’altissima evasione fiscale, la fortissima evasione contributiva, la piaga del lavoro nero”, ha concluso Orlando.

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