La storia politica di Matteo Renzi è ricca di alti e bassi, continui sali e scendi nell’attività locale, nazionale e internazionale che hanno portato il leader di Italia Viva a essere uno degli esponenti di spicco del Parlamento italiano. Da sindaco di Firenze a segretario del Pd, passando anche per il ruolo di presidente del Consiglio per poi staccarsi dai dem per far nascere il suo partito, oggi Renzi è sì senatore, ma anche importante conferenziere che fa la spola in giro per il mondo, con guadagni con cifre da capogiro.
Se la pubblicazione delle dichiarazione dei redditi dei politici italiani aveva fatto rumore per i compensi da record del deputato Tremonti, che a Montecitorio è uno dei politici più pagati in assoluto, quanto emerge dalle denunce reddituali di Palazzo Madama lascia l’opposizione a bocca aperta. Matteo Renzi, infatti, si guadagna di diritto la palma di “paperone” in Senato, con un reddito che nel 2021 supera gli oltre 2 milioni di euro.
Dichiarazione dei redditi alla mano, il leader di Italia Viva ha infatti guadagnato 2.584.448 euro. Alla base della cifra monstre guadagnata da Renzi, come si legge sul documento, ci sono le proprietà di tre fabbricati e altrettanti terreni nel Fiorentino, così come le due auto (Land Rover RR Sport e Mini Cooper SD Sport) e il compenso da Palazzo Madama. Ma soprattutto le attività da conferenziere riprese dopo il periodo di stop a causa del Covid. Se il 730 del 2020, pubblicato lo scorso anno, aveva fatto registrare un reddito di appena 488.000 per l’ex Pd (mentre nel 2019 sul 2020 era al di sopra di un milione), le cifre dello scorso anno risentono della ripresa dell’attività.
Tra viaggi in giro per il mondo nel 2021, infatti, Renzi ha messo da parte un bel gruzzoletto che lo porta oggi a essere uno dei senatori più ricchi a Palazzo Madama, di certo il più ricco tra quelli dell’opposizione. E se queste cifre sembrano da capogiro, allora quelle che verranno pubblicate il prossimo anno riguardante il 730 del 2022 potrebbero sconvolgere ancora di più dato che lo scorso anno Renzi è stato protagonista di numerosissimi viaggi internazionali.
Da Tokyo ad Atene, passando per Miami, Riad, Bahamas, Zurigo, Londra, Bangkok e Cipro. Questi sono stati solo alcuni dei viaggi che hanno visto di recente protagonista Matteo Renzi. Un 2022 ricco di tappe internazionali per il leader di Italia Viva che, per buona parte dell’anno, è stato occupato in viaggi intercontinentali anziché al Senato.
Viaggi, va sottolineato, non di piacere per l’ex premier, che soltanto a dicembre si è spostato su tre continenti e consegnando fatture da record ai propri clienti. I vari tour d’affari lo hanno portato a lavorare a speech di politica internazionale rigorosamente a porte chiuse per grandissime aziende e fondi d’investimento oppure a lezioni aperte agli studenti delle università con cui collabora. Collaborazioni che, suo malgrado, gli hanno fatto affibbiare il soprannome di “Matthew d’Arabia” dai suoi avversari.