«Sessantanove euro e novantuno? Mi raccomando, datemeli a rate perché ho paura di spenderli tutti in una volta». In un primo momento si è sentita mancare, poi Simona Cenni, disoccupata fanese di 50 anni, ha trovato la forza di ironizzare ritirando ieri alle Poste la sua nuova tessera elettronica per il reddito di cittadinanza. «Sono disoccupata dal 2009 – racconta la donna – e sono nelle liste di collocamento per gli invalidi civili del Comune di Fano. Ho fatto domanda per il reddito di cittadinanza perché sono a carico di mia mamma, un’anziana con pensione sociale di 649 euro. Viviamo in una casa popolare, dove paghiamo 86 euro al mese d’affitto.
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