Il Reddito di Cittadinanza cambia forma e sostanza sotto il fuoco degli emendamenti in Parlamento. E’ stata ritirata la proposta leghista per limitare i rinnovi, ma ci sono punti su cui il voto è stato favorevole, come evidenzia il sito delle piccole-medie imprese pmi.it.
Stranieri
E’ stato inserito un nuovo requisito per gli stranieri che chiedono il Reddito di Cittadinanza: è necessaria un certificazione relativa a reddito e al patrimonio familiare rilasciata dallo stato di provenienza, fatta eccezione per i rifugiati politici e i cittadini di paesi dai quali non è possibile ottenere questo documento. La certificazione dovrà essere tradotta in italiano e legalizzato dal consolato.
Dimissioni volontarie
L’esclusione dal RdC vale solo se il richiedente la prestazione ha dato le dimissioni nell’ultimo anno e non anche uno solo dei componenti del suoi nucleo familiare, come è previsto al momento.
Separazioni
Passato anche l’emendamento anti furbetti per cui, in caso di coniugi separati dopo il primo settembre 2018, il cambio di residenza deve essere certificato da un verbale della polizia locale. Tutto nasce da un boom di segnalazioni di CAF e GdF su divorzi e cambi di residenza sospetti. Ricordiamo infatti che, mentre i single prendono al massimo 780 euro, un nucleo familiare supera i 1300 euro. Di contro, chi è single ha più chance di rientrare nei requisiti di accesso, con un bonus di 250 se si vive in affitto.
Familiari disabili entro 100 km
I familiari di persone disabili saranno tenuti ad accettare un’offerta di lavoro solo se entro i 100 chilometri dalla loro residenza. Lo prevede un emendamento della Lega al Decretone, approvato in commissione Lavoro al Senato e sottoscritto anche da M5s, Fi e Fdi. La modifica riduce da 250 chilometri a 100 chilometri la distanza entro la quale le offerte di lavoro successive alla prima, per i beneficiari del reddito, vengono ritenute “congrue”.