Con le nuove misure messe in atto dal Governo Meloni si tutela la dignità del lavoro e si garantisce il sostegno necessario a chi non ha possibilità di lavorare.
A confermare la bontà delle scelte introdotte con questo esecutivo sono i dati relativi ai percettori del reddito di cittadinanza, che passano da 1,2 milioni a 740mila. Secondo il rapporto dell’UPB sulla politica di Bilancio i quasi 1,2 milioni di nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza nel periodo 2020-22 circa 400.000 sono esclusi dall’Assegno di Inclusione perché al loro interno non sono presenti soggetti tutelati. Nel complesso, i nuclei beneficiari dell’Assegno di Inclusione risulterebbero circa 740.000, di cui 690.000 già beneficiari di Reddito di Cittadinanza e 50.000 nuovi beneficiari per via della modifica del vincolo di residenza. Nel complesso, considerando anche le maggiori risorse derivanti dalla piena compatibilità tra Assegno di Inclusione e Assegno unico, ai nuclei precedentemente titolari del Reddito di Cittadinanza che riceveranno l’Assegno di Inclusione andranno complessivamente risorse pari a 6,1 miliardi, con un aumento dei benefici di circa 190 milioni.
Questi dati non sono sintomo di una scarsa attenzione delle persone in difficoltà da parte del Governo, ma piuttosto di una volontà di impegnare delle risorse proprio per coloro che non hanno alcuna possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro per cause lontane dalla loro volontà, mettendo così a disposizione degli strumenti di sostegno che possano realmente essere di supporto in determinate situazioni.
Altro discorso riguarda coloro che, pur potendo lavorare, non hanno trovato finora una occupazione a causa di mancanza di lavoro, e hanno quindi potuto contare solamente su un aiuto da parte dello Stato, spesso anche per più anni. Proprio su questo è intervenuto il famoso DDL Lavoro, ovvero offrendo maggiori possibilità in termini di lavoro sia alle imprese che ai cittadini, in modo da poter bilanciare le curve di domanda e offerta avvicinandole sempre di più.
La riduzione dei percettori di reddito di cittadinanza conferma dunque come il lavoro sia tornato centrale, così come stabilito dalla nostra Costituzione. Questo Governo si sta impegnando su questo tema, fornendo sostegno e garantendo sempre maggiori tutele a coloro che ne hanno bisogno, e allo stesso tempo offrendo possibilità di crescita grazie a nuovi strumenti che permettono di potersi inserire nel mondo del lavoro in maniera dignitosa e onesta, contribuendo sia allo sviluppo personale e professionale dei lavoratori sia a quello della Nazione.