Molte delle somme versate a febbraio ai beneficiari del Reddito di cittadinanza sono errate, a causa di un calcolo errato dell’importo dovuto a problemi tecnici. Lo ha fatto sapere l’Inps attraverso un messaggio, specificando che il ricalcolo delle rate avverrà al più presto in modo da accreditare ai beneficiari l’importo corretto.
“Si comunica che per il mese di febbraio le rate del Reddito di cittadinanza sono state determinate, per problemi tecnici, solo per una platea parziale con l’applicazione dell’art. 2, comma 6, del decreto-legge 4/2019″, ha scritto l’Istituto nel messaggio. “Si procederà quindi al ricalcolo delle rate nel più breve tempo possibile“.
Errore nel calcolo del Reddito di cittadinanza, cosa è successo
Le ultime novità legislative hanno stabilito che la rata mensile di Reddito di cittadinanza spettante è calcolata in riferimento al “Reddito familiare”, a sua volta determinato sulla base di quanto presente in Isee come somma dei redditi e dei trattamenti esenti (non assoggettati ad Irpef), percepiti da tutti i componenti il nucleo familiare.
Gli importi considerati sono quelli relativi a due anni antecedenti a quello di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Pertanto, per l’anno 2022, in linea generale, si considerano i redditi e i trattamenti di tutti i componenti del nucleo percepiti nel 2020. Tra i trattamenti assistenziali rilevanti rientrano:
- gli assegni al nucleo familiare/assegni familiari;
- gli assegni familiari dei comuni ai nuclei numerosi;
- l’assegno sociale/pensione sociale;
- la carta acquisti ecc.
In conseguenza dell’applicazione della nuova disciplina, possono verificarsi variazioni nell’importo della rata della prestazione Rdc/Pdc rispetto a quanto percepito in precedenza, in particolare nelle situazioni in cui:
- sono superate le soglie previste dalla norma;
- decadenza dal beneficio;
- reiezione della domanda presentata in fase di prima istruttoria.
Reddito di cittadinanza, come verificare la rata
Si ricorda che il dettaglio della rata in pagamento potrà essere visualizzato nell’apposito servizio di consultazione della domanda presente nella sezione “MyINPS” del portale internet dell’Istituto, accessibile con le proprie credenziali di autenticazione.