Si muove in un terreno decisamente pericoloso il Reddito di cittadinanza, tra rivisitazione e cancellazione. La misura bandiera del Movimento, osteggiata fin dall’esordio, rischia decisamente grosso con l’avvicinarsi delle prossime elezioni.
Ovviamente, i pentastellati sono pronti a dare battaglia per difendere la misura ma nel contempo aprono a un intervento migliorativo e rafforzativo .”Non è la causa di alterazione del mercato del lavoro. La causa è il fatto che ci siano paghe da 2-3 euro lordi l’ora, ecco perché il salario minimo è la nostra battaglia che riguarda oltre 4 milioni di persone”, ha detto il leader del Movimento Giuseppe Conte che non vuole sentire parlare di abolizione, “Abolire oggi un sistema di protezione sociale, rispetto a questa emergenza sociale e economica è una follia”.
Sponda Pd invece si chiede di recuperare le indicazioni dalla Commissione Saraceno, “a partire dall’ingiustificata penalizzazione delle famiglie numerose e/o con minori”. C’è poi il capitolo stranieri, con la proposta di ridurre il periodo minimo di residenza in Italia per accedere al Rdc, oggi fissato in 10 anni, eventualità questa che fa già discutere.
La misura non convince neppure il cosiddetto Terzo Polo con Matteo Renzi in particolare che sul tema non farà sconti. “Il dato di fatto è che questa misura voluta da Di Maio, Salvini e Conte non ha funzionato”. Più aperturista Calenda ma nel programma il giudizio resta fortemente negativo, si parla di uno strumento “pensato male” con “troppi obiettivi” e che “ha mostrato tutti i suoi limiti”.
Certo è che in caso di affermazione del centrodestra il Reddito di Cittadinanza rischierebbe grosso. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha ripetutamente e con toni duri affossato la misura. Nel programma condiviso del centrodestra, adottato anche singolarmente da Fdi, alla voce “Stato sociale e sostegno ai bisognosi” la strada porta dritta alla “Sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro”.
Di reddito di cittadinanza ieri ha parlato anche il Presidente dell’Istat Blangiardo. “Il Reddito di cittadinanza attenua gli effetti di povertà. La nostra valutazione è di 500mila famiglie di beneficiari, di fatto 1 milione di persone che grazie a questo contributo sono riuscite a non stare sotto soglia di povertà, ha detto intervistato in mattinata da Skytg24.
“Il discorso – ha aggiunto – va visto anche in termini di costi-benefici: questo è il risultato, il problema è quanto è costato questo risultato. Quanto è una soluzione che è riproponibile”.