È attivo da oggi il servizio per la presentazione delle domande di Reddito di emergenza, misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta per supportare i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica.
Dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, sul sito Inps sono consultabili i manuali che forniscono le indicazioni per la corretta compilazione della richiesta. A breve sarà disponibile la circolare esplicativa, con le indicazioni di dettaglio relative alla disciplina della misura straordinaria messa in campo dal governo nel decreto Rilancio per le famiglie in condizioni di difficoltà economica, rese ancora più vulnerabili dalla pandemia di coronavirus.
Per ottenere il Reddito di emergenza è necessario inviare entro la fine di giugno la domanda all’Inps, l’ente che eroga il sussidio (e che pubblicherà i modelli per le richieste). È possibile presentare la domanda anche nei Caf e negli istituti di patronato, con cui Inps e ministero del Lavoro stanno aggiornando le convenzioni. Per le domande ci sono 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto.
Il sussidio spetterà per il mese di maggio a quei nuclei familiari economicamente vulnerabili che hanno subito maggiormente l’impatto della crisi per l’emergenza coronavirus. E che non hanno accesso ad altre misure di sostegno, come il Reddito di emergenza o la Naspi.
Si prevede quindi che ne facciano beneficio lavoratori in nero, che non sono quindi stati coperti dagli ammortizzatori sociali durante il lockdown, e disoccupati che hanno perso il diritto alla Naspi. Viene escluso dalla misura anche chi percepisce il bonus di 600 euro destinato ai lavoratori autonomi, chi percepisce la pensione o chi si trova in stato detentivo.
Il sussidio sarà erogato in due diverse quote che potranno andare dai 400 agli 800 euro, arrivando fino a un massimo di 840 euro per quelle famiglie in cui sono presenti componenti in condizioni di grave disabilità e non autosufficienti. Per ottenerlo il nucleo familiare deve avere un Isee non superiore ai 15mila euro. Sono esclusi i beneficiari di Reddito di cittadinanza e i pensionati, mentre le giacenze da patrimonio finanziario non devono superare i 10mila euro per un single (ma il limite è rimodulato in base al numero di figli e alla presenza di persone disabili). Il valore del reddito familiare ad aprile dovrà essere più basso di 400 euro.