La raccolta firme per il referendum con cui si chiede di abrogare la legge Calderoli sull’autonomia differenziata, si è impennata negli ultimi giorni. E ora, sommate le sottoscrizioni per via digitale a quelle fisiche, i promotori considerano raggiunta e superata la soglia di 500 mila.
«Abbiamo raccolto più di 100.000 firme ai banchetti nel giro di una settimana – dice Maurizio Landini, segretario della Cgil – vuol dire che siamo sulla strada giusta. Ora continuiamo, proprio per dare il senso che quella è una legge sbagliata, che va cancellata e che non è quello di cui ha bisogno questo Paese: bisogna unire e non dividere».
Anche se la soglia indispensabile perché il referendum venga convocato è raggiunta, la raccolta di firme prosegue con l’0biettivo di «spiegare e motivare» e quindi di sostenere la successiva partecipazione al voto. Perché sia valido, al referendum abrogativo dovrà partecipare almeno la metà degli aventi diritto. Arrivarci con non meno di un milione di firme raccolte è considerato un ottimo viatico dai promotori.
Un grande impulso l’ha dato la possibilità di sottoscrivere il referendum direttamente on line. La raccolta, partita solo il 26 luglio. è già arrivata a circa 360 mila firme, pari al 71% di 500 mila. «Il comitato promotore sta facendo un lavoro importante anche sui territori – rivendica Alessandro Alfieri che segue la campagna per il Pd -. Noi con i partecipatissimi gazebo alle feste dell’Unità. E continueremo per tutta l’estate. Arrivare a 500 mila firme on line in una settimana, obiettivo praticamente certo, è un segnale molto forte di quanto sia sentita la battaglia. Non solo al Sud ma anche al Nord».