‘Io sono un boy scout della provincia di Firenze che ha 41 anni. L’idea di guidare questo Paese pro tempore mi fa venire i brividi. Non ho bisogno di aggiungere una riga al curriculum. Non è importante quello che faccio io, chi se ne frega di me. Ma la discussione di questa fase politica non riguarda me, non me ne frega niente del mio futuro’, dice il premier Matteo Renzi a un’iniziativa per il Sì a Matera. E a una signora che dalla platea gli urla ‘sono qui per te’, il premier risponde: ‘Questo referendum non è per me ma per i nostri figli. Tutti i sondaggi danno il No al referendum in testa. Si potrebbe buttarla sul ridere dal momento che nel 2016 non ne hanno azzeccato una sola, non è che devono iniziare questa volta. Ma vedo la partita referendaria totalmente aperta in ragione degli indecisi. E le buone ragioni che ci spingono a lottare per il ‘Sì’ sono più forti che mai. Sono convinto che la maggioranza silenziosa degli italiani sappia scegliere sulla base del quesito poi potranno scegliere Sì o no. Si vince, secondo le mie previsioni, con il 60 per cento di affluenza, con 15 mln di voti per il ‘Sì’ o per il ‘No’, quindi è fondamentale portare tanta gente a votare’.
Riprova
Quell’allergia alle regole e ai controlli
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