‘Io sto qui se posso cambiare le cose. Non torniamo a quando si cambiavano i sottosegretari e non si cambiava nient’altro. Io voglio cambiare il Paese’, sono le parole di Matteo Renzi dal palco di un’iniziativa per il Si a Roma: ‘Se vogliamo cambiare l’Europa, c’è bisogno di un governo stabile e solido. Solo così il 27 marzo quando ci sarà la celebrazione dell’anniversario dei Trattati Ue a Roma potremo raccontare le nostre idee e fare delle proposte. E perché l’Italia possa presentarsi al G7 in primavera a Taormina, rileva, serve un governo solido. D’Alema e Berlusconi mi ricordano quei due che stanno insieme ma non hanno il coraggio di dirlo alle famiglie. Berlusconi ha detto ‘ora basta, serve una svolta’. E che fa? Si ricandida’. Il popolo dei movimenti scenderà in piazza oggi a Roma per gridare il suo ‘No’ al referendum di riforma della Costituzione ed è massima l’attenzione sul fronte della sicurezza per il rischio di infiltrati. Il corteo è l’evento clou del week end caldo della Capitale, tra cortei, sit-in e eventi, molti relativi al referendum, che hanno fatto schierare 3.000 uomini delle forze dell’ordine, 800 solo per la manifestazione di domani. Circa 50mila i partecipanti attesi e un centinaio i pullman che raggiungeranno la Capitale da 60 città. Ad aderire anche i movimenti antagonisti, no Tav, no Triv, centri sociali, studenti e comitati per l’acqua e beni comuni. Il corteo partirà alle 14 da piazza della Repubblica e si concluderà in piazza del Popolo dove è in programma, fino a tarda sera, il concerto #CèChiDiceNO. I manifestanti sfileranno in via Venti Settembre, Corso d’Italia, Muro Torto e piazzale Flaminio. ‘Riprendiamoci piazza del Popolo’ e ‘Il mondo del No va in piazza. Prendiamo le strade di Roma’ alcuni degli slogan comparsi sui social network in vista dell’appuntamento. ‘Siamo quelli che lavorano troppo per troppo poco, siamo quelle che ormai lavorano gratis per fare curriculum, siamo quelli che vorrebbero studiare ma non hanno soldi, siamo quelli con le scuole che crollano, siamo i giovani che sono costretti ad andarsene dall’Italia, siamo quelli senza casa o che pagano affitti troppo alti, siamo quelli che subiscono le grandi opere sui propri territori, siamo quelli che non ne possono più che si protesti solo su Facebook’, scrivono i promotori per ‘lanciare’ la mobilitazione. Ed è massima l’attenzione sotto il profilo dell’ordine pubblico, non per allarmi specifici ma per il clima che risulta molto teso: bonifiche con artificieri e unità cinofile anti-esplosivo, specialisti nel ‘controllo delle folle’, riprese video della polizia scientifica e controlli ai caselli autostradali. Circa 800 agenti delle forze dell’ordine impiegati per garantire la sicurezza. Tra i rischi che ci possano essere infiltrati violenti all’interno del corteo o azioni di disturbo da parte di singoli gruppi pronti a staccarsi dalla manifestazione, ma anche eventuali blitz da parte di gruppi esterni. La Capitale si appresta a vivere una domenica blindata.
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