“In Parlamento abbiamo votato per quattro volte Si’ e non cambio idea all’ultimo e per interessi di bottega, come un Renzi qualsiasi. Chiaro che il solo taglio non risolve i problemi dell’Italia, ma il Parlamento puo’ lavorare bene anche con meno parlamentari”. Cosi’ Matteo Salvini, in una intervista alla Nazione, rispondendo virtualmente a Giancarlo Giorgetti, che aveva dichiarato che votare Si’ al referendum significa fare un favore al Governo. “Non chiedero’ le dimissioni di Conte. Ma ora mi sento pronto per fare il premier”, titola il quotidiano fiorentino. Spiega il leader della Lega: “Ho la fortuna di avere una squadra di persone preparate, la Lega si e’ aperta al mondo delle professioni, dell’impresa, della cultura e del volontariato, quindi le rispondo di si’: spero di poter guidare il governo per realizzare quanto promesso, esattamente come ho fatto ai tempi del Viminale”.
A proposito della sua strategia in questa fase di emergenza per il Paese, Salvini ha dichiarato: “Dopo il virus e i mesi di chiusura, i cittadini chiedono risposte concrete. Le priorita’ sono soprattutto lavoro e crisi economica. E poi scuola, sanita’, case popolari, infrastrutture, ambiente. Tutti temi su cui questo governo sta facendo troppo poco, nonostante le tante proposte della Lega, degli artigiani, degli imprenditori e anche dei sindacati”. Giorgia Meloni sembra continuare la propria ascesa nei consensi, fa notare la Nazione. “E’ sana competizione”, risponde Salvini, “la Lega resta saldamente il primo partito, e anche se non credo ai sondaggi, da agosto a oggi e’ cresciuta piu’ di tutti, in Toscana come in ogni parte d’Italia. Il contatto con le persone, la presenza nelle fabbriche e tra la gente, per noi sono belli, sono fondamentali”.