Una foto ed il Tweet tratti dal profilo Twitter del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, Roma, 2 Luglio 2020. TWITTER

Referendum sul taglio dei parlamentari, dubbi nel Pd

Superata la metà di agosto, torna in primo piano il dibattito sul referendum sul taglio dei parlamentari, il programma per il 20 e il 21 settembre. Si tratta di un voto che, almeno per quanto riguarda il panorama politico, sembrava abbastanza scontato, con il Partito democratico che era arrivato a un compromesso con il Movimento 5 Stelle, già forte dell’accordo con la Lega di Matteo Salvini. In effetti il progetto era nato sotto il primo governo Conte.

Con il trascorrere delle settimane, stando alle indiscrezioni che emergono a mezzo stampa, nel Pd si starebbero moltiplicando le voci critiche e i soggetti in dubbio. Questo anche perché molti non vedono garanzie sulla riforma della legge elettorale che era stata assicurata dai pentastellati.

Anche diversi esponenti di spicco del Partito democratico hanno espresso le proprie perplessità sul voto, al punto che Luigi Di Maio, fiutando il pericolo, ha voluto mandare messaggi rassicuranti dal palco del Meeting di Rimini. Il fu capo politico del Movimento 5 Stelle ha assicurato che il taglio dei parlamentari rappresenta l’inizio di un percorso nel quale si arriverà anche alla riforma della legge elettorale. “È solo l’inizio di un percorso. Seguiranno le modifiche ai regolamenti parlamentari, una legge elettorale approvata a larga maggioranza. Non dobbiamo fossilizzarci sul taglio, non guardare ai numeri, non alla quantità ma alla qualità”.

Restando nel panorama della maggioranza di governo, Matteo Renzi sembra intenzionato a sfilarsi dal dibattito. Non è intenzionato a fare polemica sul referendum ma chiede una riforma costituzionale per arrivare ad una distinzione netta tra Camera e Senato.

Ma il Pd non rappresenta l’unica incognita nel Parlamento. Anche tra le file di Forza Italia ci sono pensieri contrastanti sul tema e il partito si è spaccato se non a metà quasi. Lega e FdI a favore Completando il quadro della situazione nel Centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia confermano la posizione favorevole al taglio dei parlamentari. “Abbiamo votato per quattro volte per il taglio dei parlamentari e non cambiamo idea adesso. Era e rimane un’iniziativa finalizzata a rendere più snello ed efficace il lavoro delle Camere“, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini.

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