‘Oggi Napolitano mi ha anche un po’ criticato, ma è giusto e utile ricevere critiche da chi ha saggezza ed esperienza. Sono felice di farne tesoro’, è quanto detto da Matteo Renzi dal palco del teatro Rossini di Pesaro, commentando le parole del Presidente della Repubblica: ‘E’ vero, io ho sbagliato a giocare il futuro del governo sulla riforma costituzionale, ma ho sbagliato in buona fede. Ho sbagliato, capita di sbagliare quando si fanno le cose. Bisogna riconoscerlo quando si fanno degli errori. Solo chi sta sul blog a smanettare, pensa che la politica sia quella’. Nel tardo pomeriggio il presidente della Repubblica Napolitano ha detto che ci sono stati degli errori nell’impostazione della prima parte della campagna referendaria. Errori che ora sono stati capiti. C’è stato un periodo troppo lungo che ha facilitato chi diceva, fregandosene della riforma, che bisognava votare contro Renzi. Ma ora sono state fatte delle correzioni. Il premier, sempre sottolineando come chi si impegna a fare le riforme possa anche sbagliare, ha poi inviato una sorta di frecciata al Movimento 5 Stelle: ‘Io ho sbagliato a giocare il futuro del governo sulla riforma costituzionale ma fare politica non è stare su un sacro blog, stare alla finestra e denunciare quello che non va e poi quando occorre governare in prima persona e vedere le difficoltà. Se hai paura che qualcuno possa rubare metti in galera il ladro non blocchi un’Olimpiade che può creare migliaia di posti di lavoro’. Poi, continua: ‘Noi ci stiamo provando, ed alle volte si può anche sbagliare. Non si vota sul governo o sulla legge elettorale. Non riguarda il premier, ma il futuro dell’Italia. Il referendum non è sul passato, non riguarda né il governo, né il presidente del Consiglio, ma i prossimi 20 anni dell’Italia. C’è chi vorrebbe trasformare la discussione sul referendum in un assalto all’arma bianca. Noi li salutiamo con affetto, noi siamo quelli che non insultano gli avversari, siamo quelli che dialogano e che discutono’.